Si è conclusa con grande partecipazione anche a Biella e nel Biellese l’edizione 2025 delle Giornate FAI di Primavera, l’atteso appuntamento nazionale promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano e dedicato alla scoperta del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro Paese. Nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 marzo, quasi 4.500 visitatori hanno preso parte alle visite guidate nei vari siti aperti al pubblico, sfidando le avverse condizioni meteorologiche e confermando il forte desiderio di conoscere e riscoprire i tesori del territorio.
Grande l’entusiasmo dimostrato dal pubblico, che ha potuto accedere a luoghi spesso poco accessibili, accompagnato dai racconti appassionati dei volontari FAI e degli Apprendisti Ciceroni, gli studenti delle scuole superiori coinvolti nel progetto di valorizzazione culturale.
I luoghi aperti in occasione delle giornate biellesi hanno riscosso ampio consenso:
- Chiesa del Santo Sudario, Biella
- Chiesa di San Giacomo, Biella
- Palazzo Ferrero, Biella
- Palazzo Gromo Losa, Biella
- Palazzo La Marmora, Biella
- Sinagoga di Biella
- Castello di Montecavallo, Vigliano Biellese
- Villa Felice Piacenza, Pollone
- Casa Zegna, Valdilana
- Casa Regis, Valdilana
- Parco Reda di Valle Mosso, Valdilana
“Siamo estremamente soddisfatti della risposta del pubblico – ha dichiarato Davide Furfaro, capo delegazione FAI di Biella – Nonostante la pioggia, il desiderio di scoprire e riscoprire il nostro territorio è stato più forte. Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari, alle istituzioni e ai proprietari dei beni che hanno aperto le porte ai visitatori”.
A dare ulteriore visibilità all’iniziativa è stata anche la Rai, che ha dedicato uno speciale alle Giornate FAI nel Biellese, intervistando alcuni volontari e mostrando le bellezze dei siti protagonisti dell’evento. Una vetrina importante per sottolineare ancora una volta il valore del lavoro svolto sul territorio e l’importanza della tutela del patrimonio culturale.
Un grazie speciale anche agli istituti scolastici che hanno contribuito al progetto Apprendisti Ciceroni: ITIS Q. Sella, Liceo Scientifico Avogadro e IIS Eugenio Bona di Biella.