Ore di grande festa in città per il ritorno in Serie D della Biellese. Un traguardo a lungo agognato e inseguito, atteso da ben 16 anni. Era il 2009 e oggi, come allora, sedeva in panchina un certo Luca Prina, condottiero di mille battaglie, tornato nella “sua” Biella, dopo le importanti esperienze in Serie B e Lega Pro alla guida di squadre blasonate come Virtus Entella, Mantova, Rezzato e Pro Patria.
“Personalmente, si è chiuso un cerchio ma la mia storia non è l'aspetto più importante – afferma l'allenatore laniero – Insieme ad un gruppo straordinario si è contribuito a portare la Biellese verso una meta storica. A Biella, infatti, c'è voglia di fare calcio. Da qui, la volontà di rafforzare il nostro rapporto con la tifoseria e appassionare fasce sempre più ampie di pubblico. La riprova si è avuta in questa stagione, dove in tanti sono ritornati a tifare la Biellese e volti nuovi hanno scoperto i nostri colori. È un'ottima base per continuare lungo questo percorso”.
Come dimostrato ad ogni turno di campionato, il cammino dei lanieri è stato costante e sotto gli occhi di tutti tanto che la promozione è arrivata con quattro giornate di anticipo (e una gara in meno). Ma qual è stato il segreto di questo risultato? “Ci sono tante componenti ma tutte le aree devono funzionare all'unisono – sottolinea Prina – Area tecnica, giocatori, allenatore, società. Tutti uniti verso un unico obiettivo: vincere. C'è stata empatia, determinazione, sacrificio, lavoro quotidiano. E non sottovalutiamo il senso di appartenenza ai nostri colori e a questa città. Siamo tutte persone del territorio che lavorano a favore del territorio. Tutto questo ci ha permesso di spingere sull'acceleratore. Non dimentichiamo, infine, il supporto quotidiano dei nostri tifosi. Tutti loro sono stati l'uomo in più ad ogni gara di campionato. Siamo contenti di aver regalato loro un sogno”.
Spesso, dietro una stagione trionfale, si celano dettagli decisivi e momenti chiave che possono fare la differenza. “Non ci ha impiegato molto tempo ad arrivare – ammette il tecnico bianconero – Credo che avessimo qualcosa in più per disputare una buon campionato. L'ho capito nelle settimane della preparazione estiva, dai primi test amichevoli. Fin da subito, ho visto dedizione, impegno, sostanza da parte di tutti i giocatori. Già allora la sensazione era evidente: qualcosa di speciale si era creato. Una sensazione che, giornata dopo giornata, è diventata certezza fino alla conquista della Serie D”.
Ora, in tantissimi hanno condiviso la propria gioia sui social, lodando le qualità di un gruppo protagonista di un'impresa straordinaria. Molti hanno anche alzato l'asticella per un approdo a lidi più ambiti, come la Lega Pro o, addirittura la serie cadetta. “Li capisco, questo è il momento di gioire tutti assieme ma il nostro cammino non è ancora finito. Mancano ancora 4 gare di campionato e il nostro compito è onorare al meglio il finale di stagione. Poi, si comincerà a programmare il futuro”.
Grande entusiasmo si respira anche nelle parole del presidente della Biellese Alessandro Blotto, in carica dal 1° luglio 2024: “Ero sicuro che avremmo festeggiato domenica e così è stato – confida – Le sensazioni erano giuste, come ottenere in campo il pass per la Serie D. Una soddisfazione incredibile, il bilancio è totalmente positivo”.
Le ragioni del successo sono chiare ed evidenti per il numero uno bianconero: “Si è lavorato con un gruppo di ragazzi fantastici. Una rosa affiatata, ricca di valori, quasi una famiglia. Lo stesso progetto tecnico è di valore indiscusso: il tecnico Prina e il direttore sportivo Varini sono due eccellenze del calcio nazionale. Ma non va assolutamente dimenticato l'ottimo lavoro svolto dal mio predecessore, Luca Rossetto, che negli scorsi anni ha posto le basi e creato i giusti presupposti affinché il sogno della Serie D diventasse realtà”.
Ora, quale futuro attende la Biellese: “Sarà una programmazione step by step, dove si valuteranno le componenti sportive ed economiche. Non ci saranno proclami ma si continuerà a lavorare sodo tutti i giorni per il bene di questa società. Sicuramente si punterà a rafforzare il settore giovanile e, con l'innesto di alcuni giocatori, a consolidare la posizione della prima squadra nel campionato di Serie D. Ulteriori valutazioni si faranno cammin facendo. Come riportato in altre occasioni, però, la Biellese appartiene alla città e ai suoi abitanti. Un grazie sentito è d'obbligo a Comune e tifosi per la vicinanza e il sostegno dimostrato in questi mesi”.