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CULTURA E SPETTACOLI | 25 marzo 2025, 10:00

Donne straordinarie sul palco di Borriana: grande successo per "Le Interviste Improbabili" FOTO e VIDEO

Donne straordinarie sul palco di Borriana: grande successo per "Le Interviste Improbabili".

Donne straordinarie sul palco di Borriana: grande successo per "Le Interviste Improbabili".

Nella serata del 21 marzo 2025, la Sala Consiliare di Borriana si è trasformata in un palcoscenico ricco di fascino e suggestione grazie allo spettacolo teatrale musicale "Le Interviste Improbabili", diretto da Cinzia Rossetti. Un evento speciale che ha emozionato il pubblico con una formula originale: interviste a grandi donne del passato, riportate in vita fra teatro e musica.

Dopo il debutto del 7 marzo a Gaglianico, lo spettacolo ha fatto tappa a Borriana con una nuova, applaudita rappresentazione. Tre figure femminili iconiche sono state protagoniste assolute della serata: Cleopatra, interpretata da Cinzia Rossetti, la Beatrice dantesca, affidata a Cristina Mosca, e Giovanna d’Arco, portata in scena da Elena Mocco.

Ogni personaggio ha offerto un punto di vista sorprendente e provocatorio: Cleopatra si è mostrata in tutta la sua seducente intelligenza, capace di circuire l’intervistatore con arguzia; Beatrice, da sempre idealizzata come figura angelicata, è stata invece proposta in chiave più terrena e ironica, quasi bisbetica; Giovanna d’Arco ha incarnato la forza dell’emancipazione femminile, simbolo di una donna fiera e coraggiosa, antesignana del pensiero femminista.

Le interviste, interpretate con bravura da Marco Vergnano e Maurizio De Toffoli, hanno saputo equilibrare ironia, profondità storica e riflessione sociale, restituendo voce e umanità a donne spesso incomprese o stereotipate dalla narrazione maschile.

A rendere ancora più suggestiva la serata è stato l’accompagnamento musicale del maestro Pier Luigi Rossi al pianoforte, che ha donato un sottofondo emotivo e poetico ai dialoghi.

In chiusura, un omaggio anche a Frida Kahlo, evocata come ultima figura femminile protagonista di un ideale racconto che unisce arte, dolore e resilienza.

Donne grandi e incomprese, stereotipate dalle sovrastrutture culturali che annebbiano i contorni come polvere sui mobili.

G. Ch.

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