Le onde del mar Mediterraneo, che da sempre affascina l’uomo e racconta storie di uomini e di dei che intrecciano i loro destini e si interrogano sul passato e sul presente, per farne tesoro e navigare con vento favorevole nella vita, sono l’immagine che promuove quest’anno la Notte del Liceo Classico.
Anche per quest’edizione, che si terrà venerdì prossimo 4 aprile, dalle ore 18 alle 24, le porte dell’istituto “G. e Q. Sella” di via Addis Abeba si apriranno al pubblico e le opere di Omero, Euripide, Ovidio, Ariosto, Verga rivivranno per una notte nelle performance allestite da studentesse e studenti, mostrando l’importanza del curricolo di studi del Liceo Classico e la vitalità e l’attualità di temi che da sempre appartengono all‘umanità.
Il liceo Classico di Biella partecipa infatti alla XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, evento che si svolge in contemporanea in quasi 350 licei classici d’Italia e17 licei stranieri: Croazia, Francia (Île de la Réunion), Grecia, Turchia, Norvegia, Romania e Serbia.
La serata sarà articolata secondo il canovaccio collaudato: alle 18 nel salone Roccavilla ci saranno i saluti del Dirigente Scolastico e l’avvio dell’evento, che si svilupperà nelle varie aule dell’istituto: ogni classe infatti proporrà, ripetendo ciclicamente a turno, brevi perfomances con le interpretazioni date alle grandi opere e agli autori studiati nel curricolo di studi, in modo filologico, ma anche fantasioso, spiritoso, e perché no collegato all’attualità. Poco prima della mezzanotte ci sarà un intervento conclusivo curato dalle classi quinte e coordinato con le altre scuole partecipanti.
L’evento, nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) e ora Ricercatore di Filologia classica presso l’Università di Torino, sostenuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, coordinato da un ampio e rappresentativo Comitato Organizzativo, sarà introdotto dal brano inedito “Me di terra” del cantautore fiorentino Francesco Rainero.
La Notte Nazionale del Liceo Classico è più che una festa. È, innanzi tutto, un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in una Italia, e non solo, finalmente unita nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco-romana.