Ha suscitato unanimi consensi il murales dipinto dall'artista Serena Muscas su una facciata dell'edificio delle scuole elementari in piazza Martiri, a Pralungo. Nello specifico, rappresenta una scena idilliaca e bucolica, ambientata in un paesaggio alpino con montagne sullo sfondo e una natura rigogliosa.
L’intento era quello di abbellire uno spazio pubblico che, fra poche settimane, si animerà di persone che verranno ospitate in paese in occasione dell’Adunata degli Alpini. Saranno quattro giorni di festa che vedrà impegnati gli esercenti del paese in varie iniziative per accogliere al meglio i turisti. Il murales è stato finanziato dal Comune per quel che riguarda l'acquisto del materiale mentre il lavoro dell'artista è stato offerto da un privato che desidera restare anonimo.
Serena Muscas, artista eclettica, poliedrica e multiforme, che spazia dalla scultura del polistirolo, alla decorazione, al restauro, ha perfettamente colto l’intento voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaella Molino: anzitutto l’Alpino che scruta le montagne. La sua posizione sopraelevata che da le spalle ai bambini che giocano, suggerisce un senso di vigilanza e protezione sulla comunità di Pralungo.
Il Santuario di Oropa, raffigurato sullo sfondo, è un elemento di grande importanza sia dal punto di vista religioso che culturale: infatti, la Madonna Nera di Oropa è venerata protettrice per gli abitanti della zona e nel dipinto il Santuario sembra vegliare su tutto il paesaggio, come a raffigurare la protezione divina sul territorio circostante. Infine, la figura dell’anziano seduto, la cui calma crea un forte contrasto con la vivacità dei bambini che giocano, a simboleggiare la continuità tra le generazioni: mentre i più giovani rappresentano il futuro e la speranza, l’anziano incarna le radici e le tradizioni che li guidano.
La sua posizione nel dipinto sembra quasi osservare la scena con affetto, come se fosse un testimone della storia e un punto di riferimento per la comunità. Al dipinto ha collaborato anche il decoratore Giuseppe Rotella, il quale non solo ha realizzato gli sfondi ma ha fornito importanti consigli tecnici per l’ottima riuscita dell’opera.