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CRONACA | 11 aprile 2025, 09:20

Si fanno consegnare 10mila euro in denaro e gioielli da un'anziana ma i Carabinieri li scoprono

In carcere due uomini per il reato di tentata truffa aggravata in concorso ai danni di persona con minorata difesa.

valle cervo

Si fanno consegnare 10mila euro in denaro e gioielli da un'anziana ma i Carabinieri li scoprono

Notoria è da mesi l’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Biella nel contrasto e nella prevenzione delle truffe, fenomeno diffuso e capillare che coinvolge principalmente le persone fragili ed anziani, lasciando in loro dei segni indelebili.

La campagna svolta quotidianamente dall’Arma su tutto il territorio al fine di diffondere un’adeguata cultura finalizzata all’autodifesa ed alla immediata segnalazione alle Forze di Polizia, ha consentito di fornire, ad un’ampia platea, informazioni preziose in tema di frodi, soprattutto quelle perpetrate telefonicamente ed atte ad indurre la vittima, attraverso un’identità fittizia, ad instaurare un rapporto di fiducia con il presunto mittente oppure ad ingenerare in essa ansia, tensione e paura al fine di ottenere benefici economici od oggetti di valore, prelevati “a domicilio” o attraverso bonifici.

Recentemente, le numerose richieste e segnalazioni pervenute al numero di emergenza “112” relative a movimenti e presenze di veicoli ritenuti “sospetti”, soprattutto nei piccoli centri abitati, ha consentito di perfezionare l’attività di controllo e monitoraggio circoscrivendo l’area di azione dei malfattori. Nella mattinata del 9 aprile si sono visti i frutti di tali attività quando alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Biella sono arrivate alcune chiamate di anziani che riferivano di aver ricevuto una telefonata da una persona che si spacciava per appartenente all’Arma e che asseriva che un loro parente aveva provocato un grave incidente e che serviva urgentemente del denaro per evitargli gravi conseguenze penali.

Capita la truffa avevano chiuso la comunicazione chiamando i Carabinieri “veri”. Era chiaro quindi che nel territorio fossero presenti alcuni di questi criminali, complici di chi aveva fatto le telefonate, pronti ad andare a ritirare il denaro a casa di vittime cadute nel tranello delle loro menzogne. Tutte le pattuglie sul territorio sono state allertate, rinforzate anche da equipaggi in borghese, finché è stata segnalata un’autovettura sospetta in un paese della Valle Cervo. I militari in borghese l’hanno individuata e pedinata, fino a vederla fermarsi sotto un’abitazione. I due occupanti sono stati bloccati proprio mentre uno dei due stava per entrare nell’abitazione di una donna 74enne, che aveva già raccolto in un sacchetto tutto il contante ed i gioielli che aveva in casa, per un valore di oltre 10.000 euro.

La vittima era infatti convinta di starli consegnando ad un Carabiniere, al fine di evitare l’arresto del figlio che, le avevano fatto credere, aveva investito una donna in stato di gravidanza. Per i due uomini, di origine campana, con numerosi precedenti di polizia alle spalle, è così scattato l’arresto in flagranza per il reato di tentata truffa aggravata in concorso ai danni di persona con minorata difesa, e, su disposizione della Procura della Repubblica di Biella, il trasferimento in carcere.

c. s. Carabinieri g. c.

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