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CULTURA E SPETTACOLI | 14 aprile 2025, 12:24

“Le parole per dirlo", il teatro sociale dà voce ai desideri, alle emozioni e al coraggio delle donne (e non solo) FOTO

Lo spettacolo ha trasformato il palco in un luogo di ascolto, scambio e trasformazione, dando corpo e voce a storie vere e a emozioni condivise

“Le parole per dirlo", il teatro sociale dà voce ai desideri, alle emozioni e al coraggio delle donne (e non solo)

“Le parole per dirlo", il teatro sociale dà voce ai desideri, alle emozioni e al coraggio delle donne (e non solo)

È andata in scena oggi, con due intense repliche al Teatro dell’Opificiodellarte, la prima de “Le parole per dirlo”, uno spettacolo di teatro sociale diretto da Franca Bonato. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 persone ed è parte del progetto Bi.lanciare, un'iniziativa che accompagna le donne di Biella e provincia in percorsi gratuiti di crescita, orientamento e benessere per conciliare tempi di vita e lavoro. 
Lo spettacolo ha trasformato il palco in un luogo di ascolto, scambio e trasformazione, dando corpo e voce a storie vere e a emozioni condivise: desideri, ferite, rabbia, ma anche speranza e forza. Un viaggio collettivo, oltre gli stereotipi Il laboratorio teatrale che ha portato allo spettacolo è nato per offrire uno spazio di espressione e ascolto alle mamme coinvolte nel progetto e si è successivamente aperto anche ad altre persone che frequentano l’Opificiodellarte, creando un gruppo eterogeneo per età, esperienze e storie di vita. Questa contaminazione ha dato vita a un’esperienza autentica, in cui ogni partecipante ha potuto partire da sé, esplorando le proprie emozioni e rielaborando il proprio vissuto, per poi ritrovarsi in un racconto corale, dove le parole individuali si sono intrecciate in una narrazione collettiva. Le parole del desiderio, le parole difficili, quelle da buttare via, e le parole di meraviglia.
 
Il teatro come spazio di conciliazione
 
“Le parole per dirlo” non è solo un momento teatrale. È l’esito simbolico e concreto di un percorso di conciliazione, in cui prendersi del tempo per sé diventa un atto di cura, libertà e rigenerazione. All’interno di Bi.lanciare, il laboratorio teatrale rappresenta una delle tante azioni offerte per favorire l’armonia tra lavoro, famiglia e tempo personale: consulenze con una welfare manager per definire il proprio piano di conciliazione, percorsi di formazione, orientamento al lavoro,
supporto alla genitorialità, attività educative e orientative per figli e figlie, spazi per confrontarsi, crescere e ritrovarsi.
«Questo spettacolo è un segno della forza del welfare culturale e relazionale. 
“Le parole per dirlo” dimostra come la conciliazione non sia solo una questione individuale o familiare, ma una leva strategica per  ripensare i territori. Promuovere benessere, ascolto e relazioni significa rendere un luogo più attrattivo, più
accogliente, più vivo. È da qui che nasce il desiderio di restare, tornare e immaginare il futuro. La conciliazione diventa così anche un fattore di sviluppo» dichiara Federica Collinetti, Presidente del Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, capofila del progetto. Conclude la regista Franca Bonato “Il percorso di teatro sociale si è focalizzato sul corpo espressivo delle
donne in cui il ‘gesto’ si rivela essenziale quanto le ‘parole emotive’ emerse ed interpretate sulla scena. È stato un lavoro estremamente semplice e profondo in cui ciascuna ha portato qualcosa di sé, autenticità che ha generato affettività e sorellanza. Le parole sono importanti ‘possono essere scialuppe in un mare in tempesta’, possono salvarci. Ma le parole acquistano significato e vitalità solo se condivise, partecipate, solo se corali. La coralità del lavoro esprime, infatti, la forza necessaria per poter cambiare.”
 
Lo spettacolo, parte del progetto Bi.lanciare, che vede capofila il Consorzio Sociale Il Filo da Tessere è realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, nell'ambito della Call for Action Equilibri. È rivolto a donne con figli o figlie minorenni e ISEE fino a 30.000€, residenti nella provincia di Biella.

c.s.bilanciare, s.zo.

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