Fratel Guido Dotti, delegato del Vescovo per il Dialogo interreligioso:
"Oggi, per una felice coincidenza di calendari, tutte le confessioni cristiane celebrano il mistero centrale della loro fede: la Resurrezione del loro unico Signore, Gesù Cristo.
È quindi motivo di particolare gioia poterci scambiare reciprocamente l’augurio che da due millenni risuona nelle nostre chiese:
“Cristo è risorto! È veramente risorto!”
È un augurio di vita piena, di pace, di gioia condivisa che non si ferma tra i muri dei nostri edifici, né all’interno della cerchia più o meno ampia delle nostre comunità e nemmeno solo nell’intimo dei nostri cuori.
È annuncio e un augurio che vuole abbracciare l’umanità intera e con essa il creato tutto: uomini e donne di ogni o nessuna fede, che noi cristiani crediamo essere stati creati a immagine e somiglianza di Dio.
È inoltre un augurio che si fa particolarmente intenso per quei fratelli e sorelle cristiane che vivono questa Pasqua negli orrori della guerra, delle persecuzioni, della fame o nell’angoscia della fuga da questi orrori. Possano le energie del Risorto accompagnarli nella loro perseveranza e nel loro cammino verso una vita degna, cui ogni essere umano ha diritto.
E infine questo augurio di giorni nella pace e nella giustizia si colloca in una fraterna dimensione locale: i fratelli e le sorelle che professano e praticano una delle religioni presenti nel nostro territorio biellese hanno tutti, proprio in questo mese, le loro feste principali: gli ebrei chiudono proprio oggi la settimana di Pesach, i musulmani hanno appena celebrato Eid al Fitr al termine del mese di Ramadan, mentre i buddhisti si apprestano a celebrare la festa di Vesak.
Possano le energie del Signore Risorto animare la vita dei cristiani affinché siano testimoni credibili del suo messaggio di pace e di salvezza per tutti".
Ahmed Ef. Tabakovic, Imam principale della Comunità Islamica dei Bosniaci in Italia:
"In questo tempo sacro per voi Cristiani desidero condividere un pensiero che abbraccia la nostra comune umanità radicata in valori che ci uniscono profondamente. Il Corano ci insegna che i credenti sono amici gli uni degli altri e che la vera amicizia tra credenti non è solo una questione di amicizia e di legami personali ma si fonda sull'aiuto reciproco, sulla promozione del bene e sulla solidarietà. E' con questo spirito che ci avviciniamo a voi unendo le nostre mani in segno di rispetto e affetto. Noi veniamo dalla Bosnia una terra che ha conosciuto le ferite della divisione ma anche la bellezza della convivenza. La vera essenza della fede risiede appunto nella convivenza. Le nostre convinzioni non ci isolano ma ci spingono ad avvicinarsi agli altri con rispetto e compassione. La Pasqua, come il nostro Ramadan, è un tempo in cui l'anima si risveglia in un mondo che spesso alza muri e infonde paura. Voi a Biella siete per noi una mano tesa, dimostrazione concreta che la fraternità non è una illusione. Qui, grazie a voi, ci sentiamo visti, ascoltati e rispettati. A nome della intera Comunità Ilamica Bosniaca vi auguro con sincerità profonda una Pasqua colma di ciò che davvero conta: la pace, l'amore e la gentilezza".
Lama Paljin Tulku Rinpoce:
"In un momento così difficile per l’umanità, travolta dai turbini emozionali generati dalla crisi dei valori, dalle guerre, dalla incertezza riguardo al futuro e dalla preminenza di una tecnologia che sta scardinando le basi di ogni Tradizione, la Pasqua può orientarci verso un modo positivo di affrontare il cambiamento attraverso una intima rinascita. I cambiamenti caratterizzano l'epoca in cui viviamo e ci trovano impreparati a fronteggiare il nuovo, che incombe con una velocità sorprendente e ci lascia attoniti. Queste circostanze si verificano ogni giorno e confondono le nostre menti, generando una tendenza rinunciataria, se non addirittura depressiva. Mai come nell'anno che stiamo attraversando, ci siamo trovati imprigionati in una bufera di vicende che non sappiamo gestire e che coinvolgono il mondo esterno, le nostre famiglie, i nostri figli e noi stessi.
Ecco allora la necessità di trovare la forza che ci porti a una resurrezione dell'armoniosa energia vitale che tutti abbiamo dentro e che oggi è soffocata dall'incalzare di situazioni perturbanti contro le quali ci sentiamo impotenti. Ma per “andare oltre”, attraversando il mare degli eventi, è necessaria una purificazione che alleggerisca l’opprimente fardello delle circostanze negative nelle quali siamo immersi. Dobbiamo liberarci dalle cattive tendenze, dalle passioni smodate, dalla conflittualità e dalle visioni errate che oscurano quella luce spirituale che, sola, può permetterci di riprendere il cammino verso un futuro migliore.
L'unico mezzo che abbiamo per ritrovare la Via è la riflessione, fatta con umiltà, consapevolezza e sincero desiderio di rinnovamento e la Pasqua, che coincide con il risveglio della natura, è il momento più adatto per il nostro Risveglio interiore. I festosi rintocchi delle campane a festa, simbolo di buon auspicio, benedizione e fratellanza, che accompagneranno questo giorno Santo per i Cristiani e per gli Ebrei, possano risuonare nel cuore di ciascuno di noi e portare pace a tutti, credenti e non credenti".
Idris ‘Abd al Razzaq Bergia, Segretario Generale - Coreis:
“La Pasqua è un periodo di purificazione ed elevazione che richiama il credente a compiere anche in sé stesso un passaggio: andare al di là della schiavitù dei propri limiti, dell'attaccamento a ciò che è transitorio e illusorio, per rinascere ad una nuova vita nello Spirito.
Nella specificità delle forme e dei linguaggi simbolici per ogni comunità, ciò che ci unisce come credenti nel Dio Unico è proprio questo: la sete per queste occasioni speciali di sostegno al cambiamento.
È con questo spirito che vogliamo quindi rivolgere i nostri più sinceri auguri per questa Santa Pasqua di Rinascita”.
Don Eugenio Zampa, rettore del Santuario di Graglia
Cari Amici Pellegrini, in questo Anno Santo, grazie al dono del Giubileo, siamo chiamati ad essere "Pellegrini di Speranza ".
Desideriamo unirci alla accorata preghiera di Papa Francesco per implorare la fine di ogni guerra e con Lui auspichiamo l'inizio di un tempo nuovo, dove l'umanità sappia percorrere strade di dialogo per costruire insieme percorsi di fraternità tra le persone, per realizzare il bene più grande: la pace nei cuori e tra i popoli.
Uniti a Loreto e alla Terra Santa, portiamo nelle celebrazioni di questa Settimana Santa la preghiera per tutte le nostre famiglie: la luce delle Risurrezione di Cristo ci illumini interiormente, ci doni la forza di compiere scelte e azioni di bene.
Joylin Galapon, Pastora della Chiesa Valdese di Biella:
"Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti (1 Corinzi 15,20), per inaugurare una nuova umanità: quella che risorge con lui, e che segna una vita vissuta con pienezza e speranza. Il messaggio della risurrezione si realizza nell’attualità attraverso le azioni ispirate agli insegnamenti di Gesù, nella lotta contro tutto ciò che soffoca la vita.
Oggi è il tempo di Dio nella nostra storia, nella vita di credenti che, in questo mondo, ricevono l’occasione di incontrarsi, raccontarsi, spezzare insieme il pane del cielo e della terra, come Gesù fece ogni volta che incontrava le persone durante il suo ministero, annunciando che il regno di Dio è vicino.
Dio continua a portare avanti la sua missione tra i popoli, tra noi che viviamo condividendo la sua volontà di pace e di riconciliazione per tutta l’umanità.
A noi tutti che crediamo che le religioni siano strumenti per esprimere l’amore in molte forme — nella cultura, nella lingua e nella fede in Dio, creatore di tutte le cose — Gesù Cristo ha rivelato, come scritto nella Bibbia, il volto di questo amore.
Il Signore Dio, fonte della vita, ci accompagni in questo cammino: l’esodo di molti popoli, certo non solo degli eletti, in questo nostro Paese e nel mondo".
Rossella Bottini Treves, Presidente della Comunità Ebraica di Vercelli- Biella- Novara:
Invio un augurio sincero per una serena celebrazione della Pasqua ai fedeli delle Chiese cattolica, ortodosse, riformate ed evangeliche, partecipando l’intensità di momenti che uniscono famiglie e comunità, nel dono di vita e per nulla è scontata.
La coincidenza delle nostre celebrazioni pasquali, ciascuna con il suo significato storico e religioso, ci accomunano in questi giorni nel sentimento festivo. Sono momenti che scandiscono relazioni e affetti, legami spirituali e riflessioni sul senso del nostro vivere, di dialogare e di convivere.
Gli eventi mondiali, laceranti e preoccupanti in cui è immerso il nostro quotidiano ci invitano perentoriamente a ricordare che ogni essere umano è creato ad immagine di D-o e che dobbiamo essere sempre capaci di guardare all’altro come persona, con la dignità che merita ogni essere vivente. Unendo le preghiere per chi soffre lutto, ferite e liberazione da ogni prigionia, invio il nostro Shalom: che la Pace anelata e quella già tra noi fatta di piccoli momenti quotidiani di convivenza possa raggiungere ciascuno dei fedeli.