POLITICA - 15 giugno 2015, 12:03

"In Forza Italia è iniziata la fase del rinnovamento"

A spiegarlo Roberto Pella, tra i relatori oggi al convegno sul governo del territorio organizzato a Biella dagli azzurri

Roberto Pella

Roberto Pella

Dopo un lungo periodo di silenzio, almeno nel Biellese, Forza Italia organizza per oggi alle 18 all’Agorà Palace un incontro dal titolo significativo: “Il governo del territorio nel caos: comuni, unioni, province in Regione Piemonte”.

A far da moderatore sarà il segretario regionale Gilberto Pichetto, mentre gli interventi sono affidati al senatore Lucio Malan, ai consiglieri regionali Claudia Porchietto e Gian Luca Vignale, al vice presidente regionale Uncem Paola Vercellotti, al vice presidente Upi Calo Riva Vercellotti e al vice presidente Anci Roberto Pella  

“Prediamo atto che finalmente arrivano segnali di un’inversione di tendenza – spiega Pella – il che è confermato dagli esiti dei ballottaggi di ieri. Finalmente la gente sta capendo che il fenomeno Renzi è un po’ troppo gonfiato rispetto alle risposte che è riuscito a dare ai problemi reali. A tanti proclami non sono seguite che promesse impossibili da realizzare”.

Cosa vi aspettate da quest convegno?
"Che metta in luce le difficoltà che gli enti territoriali stanno attraversando. A cui il governo centrale ha dato soltanto risposte di facciata, obbligando le amministrazioni ad aumentare le imposizioni. Non è un caso che molti sindaci del centrosinistra siano irritati con il proprio governo per il mancato coinvolgimento nelle scelte strategiche”.

Cosa succede invece in Forza Italia di cui lei è sempre stata l’anima critica?
“E continuo a esserlo, ma devo rilevare che molto è cambiato, Berlusconi ha nominato un nuovo responsabile degli enti locali, Marcello Fiori, che ha fatto partire una forte azione territoriale. Personalmente sto seguendo il progetto ‘La primavera delle idee’. Mi sembra di cogliere la volontà di cambiare radicalmente persone e strutture, la voglia di ringiovanire la struttura non tanto dal punto di vita anagrafico ma di quello della meritocrazia, sulla base di ciò che ognuno ha dimostrato. Dobbiamo fare quello che ha fatto Renzi nel Partito Democratico, puntare sul livello territoriale”.

Questo cosa vuol dire dal punto di vista pratico?
“Una riorganizzazione ma  che deve essere graduale. Non credo che si andrà a votare prima del 2018 e non sarà comunque facile sconfiggere Renzi, finalmente c’è però la voglia di tentare. Nel processo di cambiamento non va buttato via tutto ma bisogna fare grosso investimento su di una nuova classe dirigente”.

Per le regionali probabilmente si voterà molto prima, il nuovo candidato potrebbe essere proposto da Lega Nord.
“In questo momento la Lega governa già due regioni importanti, penso che per il Piemonte, un territorio tradizionale, moderato, sia più giusto un candidato di area centrodestra. Ma al di là del nome deve soprattutto arrivare da una forte esperienza amministrativa. Sconfiggere Chiamparino sarà comunque complesso”.

SU