Nessuna telecamera né dentro l'ufficio postale scelto non a caso lontano dal centro abitato, né all'esterno, e nemmeno nelle zone limitrofe. La fisionomia, il modo di muoversi raccontato dai testimoni. E poi la calma con la quale ha agito, di fronte all'imprevisto di aver trovato all'interno dell'ufficio anche una seconda persona oltre alla dipendente che già si aspettava, sono stati tutti elementi che hanno portato gli agenti della della Polizia di Stato della Questura di Biella a puntare le ricerche del rapinatore dell'ufficio postale di Vaglio a Biella il 10 marzo su un ladro professionista. Lo stesso uomo che è poi stato arrestato in flagranza per tentata rapina aggravata, porto abusivo di arma e ricettazione venerdì 25 marzo a Biandrate, subito prima che consumasse una seconda rapina, a mano armata.
I dettagli dell'indagine che ha portato all'arresto del pluripregiudicato di 69 anni residente a Biella sono stati forniti in conferenza stampa questa mattina 28 marzo dal Commissario Capo Filippo Cocca. "Non è stato semplice - dichiara il Commissario Capo - , ma si tratta di un'attività importante svolta in appena 15 giorni che ci ha permesso di sventare una rapina a Biandrate dalla pericolosità evidente. L'uomo quando è stato trovato fuori dall'ufficio postale in provincia di Novara era a bordo di una vettura noleggiata con la targa alterata e con il colpo in canna. La stessa pistola usata a Biella con matricola abrasa".
L'uomo era uscito di prigione nel 2021 dove era entrato in seguito rapine compiute a Palestro e a Chiaverano. "Al momento dell'arresto a Biandrate si è mostrato collaborativo - chiarisce il Commissario Capo - . Non ha opposto resistenza e ha fatto dichiarazioni lui stesso sia sulla rapina a Vaglio che su quella che era nell'atto di compiere Biandrate".
Il pluripregiudicato è ora nel carcere di Novara in attesa della convalida.