ATTUALITÀ - 22 marzo 2023, 06:50

A Biella arriva la CTU “Breve” per i procedimenti di diritto di famiglia: è la prima in Piemonte

Tempi più rapidi, prezzi calmierati: è uno strumento in più per le parti. La convenzione è stata sottoscritta dal Tribunale di Biella, insieme all'Ordine degli Psicologi del Piemonte e all'Ordine degli Avvocati di Biella.

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A Biella arriva la CTU “Breve” per i procedimenti di diritto di famiglia: è la prima in Piemonte

A Biella è attiva una nuova convenzione sulla consulenza tecnica d'ufficio (CTU). È una delle prime in Italia, sicuramente la prima in Piemonte. È stata presentata ieri pomeriggio, 21 marzo, agli organi di stampa locali: a sottoscriverla il Tribunale di Biella, insieme all'Ordine degli Psicologi del Piemonte e all'Ordine degli Avvocati di Biella.

Sarà adottata nei procedimenti contenziosi di diritto di famiglia, cioè quando si registrano contrasti tra genitori e cause di divorzi con tanto di affidamento dei figli. In questi casi, si ricorre alla CTU per le valutazioni tecniche da adottare nei casi specifici. “Ma una volta nominata, spesso le parti coinvolte rinunciavano alla CTU per i costi o per i tempi. In particolare, la modalità scritta della consulenza richiede un tempo che ordinariamente è intorno ai 90 giorni – ammette il presidente di Sezione Civile del Tribunale di Biella Andrea Carli – Esistono anche dei casi dove i genitori non possono, o non vogliono aspettare. Poniamo l'esempio che uno dei due debba trasferirsi per lavoro in un'altra città durante l'atto di separazione. Cambiano completamente le dinamiche delle parti coinvolte e i tempi non combaciano”.

Da lì l'idea di dar vita, con le professionalità coinvolte nel procedimento, ad una convenzione sulla CTU “Breve” che tenga presente di queste circostanze. Un lavoro di circa un anno che, grazie alla piena collaborazione di tutti, ha portato ad un testo condiviso, a disposizione di chiunque e visibile sul sito del Tribunale nei prossimi giorni. Un aspetto di novità è rappresentato dal fatto che la CTU “Breve” non viene disposta coattivamente dal Tribunale ma solo su richiesta di entrambi le parti. Diventa, quindi, uno strumento più rapido che si attuerà solo se entrambe le parti (di comune accordo) lo chiederanno. Inoltre, il prezzo sarà calmierato, come specificato nel corso della conferenza stampa.

Per la nomina del consulente (psicologo) si lavorerà sulla rapidità: verranno, infatti, redatti degli elenchi specifici dove ci si iscriverà per comunicare la propria disponibilità. “Così da essere contattati in giornata – sottolinea Carli – Chi si troverà nelle vicinanze del Tribunale potrà giungere in aula in pochi minuti per prestare giuramento. In caso contrario, si potrà fare a distanza, in via telematica, con un collegamento da remoto”.

Una volta assunto l'incarico, il parere del consulente sarà reso oralmente in udienza entro una ventina di giorni. “Come si può notare, la valutazione tende ad essere sommaria, mirata – spiega Carli - Finalizzata, quindi, ai quei procedimenti urgenti così da accorciare i tempi. È uno strumento in più, a disposizione delle parti”. Come evidenziato in conferenza, la CTU “Breve” non è adatta nei casi dove l'ipotesi di reato è di rilevanza penale (come abusi, violenze).

Infine, c'è l'idea di poter richiedere questo strumento ancor prima del processo e della prima udienza davanti al giudice “così da accellerare le tempistiche – confida Carli – Ma come anticipato, è solo un'idea: vedremo nella prassi quale riscontro avrà l'adozione di questa nuova CTU”.

g. c.

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