CRONACA - 05 luglio 2024, 06:50

86enne morto investito a Biella, dolore tra residenti e esercenti: “Una tragedia, si mettano i dossi in via Milano”

In tanti hanno assistito impotenti e addolorati al dramma che si è consumato nella prima serata del 3 luglio.

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86enne morto investito a Biella, dolore tra residenti e esercenti: “Una vera tragedia, si mettano i dossi in via Milano”

“È terribile ciò che è accaduto. Siamo rimasti tutti addolorati, è una vera tragedia”. Questo il pensiero comune di alcuni residenti, esercenti della zona e testimoni che, nella prima serata del 3 luglio, hanno assistito impotenti e addolorati al fatto che si era consumato.

Un uomo, 86 anni, residente a Vigliano Biellese, è morto investito da un furgoncino mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. Davanti agli occhi della moglie, che lo stava aspettando in macchina. In mano aveva una pizza, acquistata qualche istante prima nella vicina pizzeria. “Era un nostro cliente, ogni tanto passava di qui – spiegano i titolari del Bar Pizzeria Dicia7 – Dopo che l'abbiamo salutato, ci siamo rimessi al lavoro ma un forte botto ha richiamato la nostra attenzione. Alcuni sono entrati nel locale chiedendo di chiamare l'ambulanza. Poco dopo abbiamo capito cos'era successo. Sono stati attimi concitati. Per quanto possibile, si è cercato di fornire assistenza alla moglie e confortarla”.

In molti, tra residenti e passanti, si sono fermati sul ciglio della strada. L'indignazione di taluni era palpabile: “Da tempo chiediamo di mettere dei dossi per rallentare le macchine in transito lungo via Milano. C'è chi la percorre in 90/100 km/h. Come si può attraversare la strada in piena sicurezza? Pochi si fermano a dare precedenza ai pedoni. Occorre intervenire al più presto”.

Alle rimostranze di alcuni, c'è chi, invece, ha voluto abbassare le serrande della propria attività. “In segno di rispetto – confidano i titolari del Bar Pizzeria Dicia7 – La situazione era grave e non ci è sembrato giusto tenere aperti. Abbiamo subito avvisato i clienti che avevano prenotato spiegando loro la situazione. Ci stringiamo al dolore dei familiari e ci auguriamo che simili avvenimenti non accadano mai più”.

g. c.

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