Music Cafè - 06 ottobre 2024, 08:00

Riascoltati per voi: Neil Young - On the Beach (1974)

Trentaseiesimo appuntamento per la rubrica “Riascoltati per voi”.

Riascoltati per voi: Neil Young - On the Beach (1974).

Riascoltati per voi: Neil Young - On the Beach (1974).

Cari lettori, quest’oggi vorrei intraprendere con voi un viaggio fatto di riflessione e tanta nostalgia, riascoltando insieme il disco folk rock pubblicato nel 1974 dalla Reprise Records del cantautore canadese Neil Young, ovverosia "On the Beach”, album che merita di essere riscoperto e apprezzato ancora oggi.

Cinquant’anni fa, Neil Young pubblicò "On the Beach", un album che rappresenta un autentico tesoro nel panorama musicale dell'epoca. Riascoltarlo oggi è un'esperienza che invita l’ascoltatore ad una profonda riflessione, poiché è un'opera intrisa di malinconia, vulnerabilità e di una bellezza cruda che entra nel cuore di chi l’ascolta.

Dopo il grande successo di "Harvest" del 1972 e del successivo “Time Fades Away” datato 1973, Neil Young inizia a scrivere quello che diventerà un punto di svolta nella sua  carriera. Come detto, il disco è caratterizzato da un suono spoglio ed essenziale, con Neil che si affida principalmente al suono della chitarra acustica e dell’armonica per esprimere la sua visione cupa e disillusa della società e del mondo.

Non solo sono tra i miei brani preferiti, ma vi invito all’ascolto di questi autentici capolavori: ovviamente la title track "On the Beach”, brano ipnotico e malinconico, con Young che canta su uno sfondo di chitarra acustica e percussioni; "Motion Pictures”, ti rapisce grazie alla sua melodia delicata e poetica; "Ambulance Blues”, un brano a dir poco epico, che chiude nel migliore dei modi l’album, canzone che diventa un tour de force emotivo, con Neil Young che sfoggia tutto il suo talento di cantautore con quell’armonica da pelle d’oca; mi piacciono tantissimo anche "Revolution Blues”, con le sue chitarre distorte è un brano con dalle potenti sonorità blues; o la più classica “Vampire Blues”, brano a forti tinte blues da ascoltare a tutto volume; per finire vi cito la bellissima "See the Sky About to Rain”, attraverso la sua melodia nostalgica e la voce di Neil Young avvolgente, riesce a catturare l'idea di attesa e speranza.

Prima di passare all’ascolto, vorrei soffermarmi su alcune valutazioni: pur non avendo raggiunto un successo commerciale immediato, ”On the Beach" è considerato uno dei lavori più iconici nella lunghissima discografia del cantautore canadese. Nel corso degli anni, il disco è stato in grado di ricevere una sempre più costante attenzione sia da parte della critica sia dai fan, infatti è spesso inserito nelle liste dei migliori album di sempre. Sebbene non abbia avuto singoli di grande successo nelle classifiche, le sue canzoni sono state riarrangiate e reinterpretate da numerosi artisti. Riascoltare "On the Beach" è, quindi, un invito a esplorare non solo il genio di Neil Young ma anche le riflessioni che ognuno di noi può riscoprire nel suo profondo viaggio musicale.

 

Voto: 9+

Tracce:

1) Walk On – 2:40

2) See the Sky About to Rain – 5:03

3) Revolution Blues – 4:02

4) For the Turnstiles – 3:13

5) Vampire Blues – 4:11

6) On the Beach – 7:04

7) Motion Pictures – 4:20

8) Ambulance Blues  – 8:57

Durata: 39 minuti.

 

Formazione:

Neil Young (chitarra, banjo, armonica a bocca, pianoforte elettrico, voce); Ben Keith (slide guitar, dobro, piano, organo, percussioni, basso, voce); David Crosby (chitarra ritmica); Rick Danko (basso); Tim Drummond (basso, percussioni); Levon Helm (batteria); Rusty Kershaw (slide guitar, violino); Ralph Molina (batteria, percussioni, voce); Graham Nash (piano elettrico); Billy Talbot (basso); Joe Yankee (armonica a bocca, tamburello elettrico) e George Whitsell (chitarra).

 

Vorrei tanto conoscere le vostre opinioni personali, sono curioso di sapere che cosa ne pensate non solo di “On the Beach” ma anche di Neil Young e della sua musica.

Andrea Battagin

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