COSTUME E SOCIETÀ - 17 ottobre 2024, 11:46

Il sogno culturale e sociale di Orizzonti creativi

Il sogno culturale e sociale di Orizzonti creativi

Il sogno culturale e sociale di Orizzonti creativi

La cultura di un popolo non si limita solo alla produzione artistica e letteraria o nel suo livello di istruzione, vive innanzitutto nella manifestazione della sua mentalità, società e spiritualità. Tocca il livello di realizzazione ed esperienza delle persone. Si tratta di un fatto umano, tanto individuale quanto collettivo, risultato di tutta la comunità, evoluzione costante nel tempo, soggetto a cause e condizioni e all’ interdipendenza di più fattori. L’ Italia può definirsi culla della cultura più rispettata e ammirata al mondo, ricca com’ è di sfaccettature e molto presente anche nei singoli territori locali, come il nostro Biellese, angolo privilegiato sia per bellezza paesaggistica che per tradizione e vita artistica.

La consapevolezza della ricchezza culturale locale biellese e della sua vivacità e varietà è ben chiara all’ associazione Orizzonti creativi, sorta nel 2022 con l’ obiettivo di incoraggiarla e divulgarla il più e il meglio possibile per mezzo di svariate attività e laboratori, oltre che di eventi come la Fiera Letteraria Biellese dello scorso 29 giugno in piazza Duomo a Biella e la Fiera della Parola e delle Emozioni del 14 e 15 settembre al Ricetto di Candelo. Un impegno vasto e impegnativo, e altrettanto entusiasmante, di cui il Presidente dell’ associazione, Michele Carini, parla con convinzione: «L’ idea di fondare Orizzonti creativi è nata da intenti comuni di più persone. Alcuni di noi avevano già avuto brevi esperienze in altre associazioni, altri no. Ci interessava soprattutto costituire un gruppo che favorisse lo sviluppo di attività culturali, poiché la cultura è un linguaggio comune a tutte le persone al mondo.

L’ abbiamo fondata in nove e oggi contiamo sessantaquattro soci regolarmente iscritti. Gli obiettivi fondamentali dell’ associazione non sono solo culturali, ma anche sociali, educativi, ricreativi e di integrazione: «Come indica il nome che abbiamo scelto, i nostri orizzonti muovono verso la creatività e la nostra creatività muove verso più orizzonti. Sosteniamo e diffondiamo la ricerca dell’ arte in tutte le sue forme, ad esempio la scrittura, il disegno, la pittura, il teatro, la musica. Vogliamo fornire servizi culturali per tutto il nostro territorio, senza distinzioni, per favorire un terreno fertile di incontri e idee, volti alla pace e a una migliore convivenza, tentando di contribuire allo sviluppo artistico, culturale e civile della comunità e alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani. Per quanto riguarda l’ attenzione al sociale, promuoviamo attività culturali coinvolgendo e invogliando a socializzare e a convivere in armonia anche i giovani, gli anziani, i fragili di ogni genere ed estrazione sociale.».

La cultura locale, è l’epicentro degli obiettivi di Orizzonti creativi, ma non l’ unica realtà su cui intende operare. L’ associazione infatti considera la creazione di una rete di collaborazione sempre più ampia con le pubbliche amministrazioni, gli enti e le altre organizzazioni e associazioni, sia del territorio che al di fuori. Il volontariato è il suo valore aggiunto: «Siamo orientati allo scambio culturale con altre comunità, siano esse prossime alla nostra provincia o di un’ altra area del mondo. Arte e cultura sono infatti oltre il singolo territorio, si manifestano in modo specifico a seconda delle zone, quindi siamo aperti alla cultura esterna».

Insomma, in un’ epoca di valori divenuti sempre incerti e incompresi lasciando spazio all’ intolleranza e all’ insicurezza, Orizzonti creativi coltiva il sogno, per mezzo di libri, dipinti, fotografia, musica, artigianato e molto altro tra cui la stessa persona e il valore umano, di creare un luogo comune in cui tutti siano benvenuti, con il proprio bagaglio di capacità, unicità e voglia di imparare, lasciando qualcosa di sé e confermando quanta ricchezza vi sia nella cultura locale. Come afferma il Presidente Carini: «Crediamo così tanto in questo concetto da averlo adottato come nostro motto: ‘Cultura a tutto tondo, cultura per il mondo.».

Giacomo Ramella Pralungo

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