Riceviamo e pubblichiamo:
“Come ogni anno il nostro ritrovo è qui, dove tutto ebbe inizio e mai fine. L’omelia di don vittorino ha sottolineato un punto molto importante. Dice: 'Nella sua infanzia i cimiteri di quei tempi avevano delle botole sotto terra per persone che non si sapevano chi fossero e le persone stavano bene attente a non camminare sopra questa botola. Il motivo? Semplice rispetto.
Il corpo è l’anima viaggiano insieme, l’anima non è nulla senza corpo e quindi bisogna rispettare il corpo confidando nell’anima che ci assiste e ci ama anche oltre quel tunnel. Non ci sentiamo rispettati nel nostro dolore e non sono stati rispettati i nostri cari sfruttandoli per semplice lucro. Ogni anno saremo sempre più demoralizzati nel non vedere una giustizia fare il suo corso ma saremo sempre uniti e insieme per alleggerire il nostro dolore e ricordare i nostri cari, pezzi del nostro cuore e della nostra vita”.