Animalerie - 28 ottobre 2024, 17:01

Calabrone Asiatico, emergenza anche in provincia di Biella, il settore apistico trema FOTO e VIDEO

Non c'è pace nemmeno per il settore apistico biellese, che vanta ancora un'economia importante e una produzione di altissima qualità di vari mieli.

Calabrone Asiatico, emergenza anche in provincia di Biella, il settore apistico trema

Calabrone Asiatico, emergenza anche in provincia di Biella, il settore apistico trema

Calabrone Asiatico. Venerdì 25 ottobre presso il circolo Su Nuraghe a Biella è stata convocata una riunione urgente da parte dall'associazione Biellese Apicultori, durante la quale sono state tracciate le linee per contrastare questo fenomeno,  dopo la scoperta di due nidi: un primo a Verrone e ora anche ad Occhieppo Superiore. Paolo Detoma "Occorre essere uniti e agire immediatamente".

Non c'è pace nemmeno per il settore apistico biellese, che vanta ancora un'economia importante e una produzione di altissima qualità di vari mieli. Il cambiamento climatico continua a mietere vittime nell'ecosistema, e dopo una stagione avara di polline e fiori melliferi che ha decimato la popolazione delle api e messo in difficoltà gli apicultori, è in arrivo un'altra sciagura che si chiama " Calabrone Asiatico" o "Vespa Velutina".

Importata non si sa come dal continente asiatico, si sta espandendo grazie al cambiamento climatico, anche nelle nostra zone, mettendo a rischio allevamenti e produzioni, essendo un vero e proprio killer del prezioso insetto mellifero.

E proprio venerdì durante una riunione d'emergenza dell'associazione Apicultori Biellesi, il Presidente Paolo Detoma insieme al Presidente di Aspromiele Piemonte, Enrico Laguzzi, hanno evidenziato i pericoli derivanti dall'espansione del Calabrone Asiatico (a venerdì sera c'era notizia di un solo nido, ora sono già saliti a due quelli avvistati) chiamando a raccolta tutti gli allevatori per monitorare urgentemente la nostra provincia, attraverso trappole e una verifica immediata degli avvistamenti.

"Sono calabroni aggressivi - hanno raccontato i due referenti - . Un nido arriva anche a contenere 15.000 individui, e sono potenzialmente pericolosi anche per l'uomo, pertanto, invitiamo addetti ai lavori o semplici cittadini, ad allertare sulla presenza di questi insetti".

redazione

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