ECONOMIA - 12 novembre 2024, 12:20

Lavoro, ecco le previsioni occupazionali di novembre: a Biella le entrate saranno oltre 900

Si concentreranno per il 65% nel settore dei servizi e per il 54% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

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Lavoro, ecco le previsioni occupazionali di novembre: a Biella le entrate saranno oltre 900

Sono 5.370 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di novembre 2024, pari al 18,8% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 70% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (16% di Biella,  15% di Novara e di Vercelli e 13% di Verbania); una difficoltà di reperimento che supera il 48% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 62% per Novara e Biella, al 64% per Vercelli e al 67% per Verbania).

Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale, sono i settori dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del quadrante. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

PROVINCIA DI BIELLA

Le entrate programmate a novembre 2024 sono 920; nel 26% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 74% saranno a termine. Si concentreranno per il 65% nel settore dei servizi e per il 54% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (18%). In 56 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Il 12% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 33% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello del commercio (190 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione (150), dalle industrie tessili, dell’abbigliamento e calzature (140), dai servizi alle persone (100) e infine dalle costruzioni (70).  

c. s. Camera Commercio g. c.

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