Riceviamo e pubblichiamo:
“Il pasticciaccio brutto delle funivie: potremmo chiamarlo così quello che è riuscito a combinare l’amministrazione del centrodestra di questi anni. 7,5 milioni di euro di mutuo che la città dovrà impegnare per riaprire la funivia nel 2026 è il frutto della pessima abitudine di lasciar scadere le convenzioni o lasciar andare gli impianti a fine vita senza aver individuato la strategia per riaprirli. Così è avvenuto per la funivia e così continua a avvenire.
Sono passati tre anni dalla chiusura e i costi stimati tre anni fa sono più che duplicati. Costi che cascano sulle spalle dei cittadini e che assorbiranno ampia parte del famoso “tesoretto” che l’amministrazione precedente ha ottenuto. E ora si scopre come era stato ottenuto questo tesoretto: non facendo investimenti. Scopriamo anche che se si fossero fatti quando era ora, forse il “tesoretto” a disposizione della Giunta attuale sarebbe stato minore, ma la città avrebbe risparmiato letteralmente milioni di euro! Un’ultima cosa la dobbiamo dire a proposito del fatto che, come consiglieri d’opposizione della commissione sesta, incaricata di occuparsi anche della questione delle funivie, ci saremmo aspettati di essere convocati per discuterne. Lo abbiamo chiesto in privato, per mail, per telefono, con messaggi gentili.
La risposta della maggioranza è stata che ci saremmo convocati quando ci fossero state all’orizzonte delibere pronte sui temi della commissione. Evidentemente delibere pronte per investimenti e spese quali quelle annunciate con grande soddisfazione dal sindaco Olivero non ce ne sono: dopo tre anni siamo ancora agli annunci. Qualcuno dirà: la Giunta comunale è appena cambiata lasciateli lavorare. Ciò varrebbe se il sindaco attuale non fosse stato già membro di Giunta prima. Certo, del fatto che Olivero fosse in giunta anche prima, quando si commettevano gli errori che ora come sindaco si propone di sistemare, non se ne è accorto proprio nessuno: e occorre fare i complimenti al sindaco per la sua capacità di fingere di arrivare dalla luna, quando invece porta sulle sue spalle la responsabilità diretta di questi ritardi e dell’aumento di spese a carico della cittadinanza”.