È la storia di una statua andata perduta nel tempo ma che a distanza di 40 anni è stata ritrovata e riposizionata al suo posto. Stiamo parlando della Vittoria Alata, scolpita dall'artista biellese Romeo Rigola per onorare i Caduti della Grande Guerra di Pont-de-Veyle, località francese situata nel dipartimento dell'Ain, nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi. Lo scultore, fratello minore del noto sindacalista Rinaldo, nacque a Biella nel 1870 e, sul finire del secolo, emigrò a Lione dove lavorò tutta la vita.
“Alla fine della Prima Guerra Mondiale gli vennero commissionati diversi Monument aux morts, proprio per ricordare coloro che non ce la fecero a tornare a casa – ricorda la pronipote Mara Cucco - Tra questi, realizzò il monumento di Pont-de-Veyle che venne inaugurato nel 1922. Negli anni '80 fu però parzialmente smantellato e la statua venne trasferita nel deposito di un marmista locale. Il seguito della vicenda non è stato chiarito appieno ma di fatto la scultura fu poi venduta da un antiquario e ritrovata nel parco di un castello. A scoprirla Christophe Greffet che, oltre ad essere un attento osservatore, è presidente della Comunità dei Comuni della Veyle. Dopo un'iniziativa collettiva, la statua è tornata a casa”.
Sabato 9 novembre si è così tenuta la cerimonia ufficiale, alla presenza di autorità e istituzioni. Invitata la stessa Cucco. “È stata una celebrazione molto sentita e toccante con più di 300 persone che hanno partecipato alla commemorazione. Un modo per ricordare la figura di Romeo Rigola, artista biellese che ha dato e continua a dare lustro ala bravura dell'arte italiana”.