Il 3 novembre scorso si è tenuto il contest per radioamatori “Marconi Memorial Contest CW”, a cui ha partecipato la sezione A.R.I (Associazione Radioamatori Italiani) di Biella, nominativo ministeriale "IQ1CM", aggiudicandosi il terzo posto.
La squadra di sezione formata da Roberto Boldrin (dal nominativo ministeriale I1BPU), Pierpaolo Peretti (IZ1LAY), Luca Verdoia (IK1PJU), Francesco Moregola (IU1PJO), Luca Nerva (IW1FZR) e Leonardo Marchina (IK1PXR), ha gareggiato nella categoria “Multi-operatore sei ore”, trasmettendo segnali dal Ricetto di Magnano che hanno raggiunto i radioamatori di tutta Europa: è, infatti, la maggior distanza raggiunta dal segnale, calcolata tramite uno specifico coefficiente, a stabilire il punteggio più alto.I singoli operatori si sono alternati per sei ore, lavorando su frequenze di due metri (144 – 145 MHz) esposti a possibili intemperie e maneggiando con grande maestria apparecchiature come il telegrafo, che sempre meno radioamatori sono in grado di operare, aggiudicandosi una posizione di tutto rispetto.
A fare le lodi del gruppo il presidente Giacomo Bielli, che si dice soddisfatto dei risultati ottenuti dalla squadra biellese: “Magnano è stata scelta – racconta - per la sua posizione aperta e sopraelevata che ha permesso agli operatori di trasmettere il segnale, mantenendosi con le colline alle spalle, senza l’impedimento di infrastrutture e palazzi che avrebbero altrimenti reso difficili le operazioni di trasmissione e ricezione”.
Una bella occasione anche per pubblicizzare il comune di Magnano: il collegamento QLS, infatti, produce una “cartolina” che ha raggiunto numerose città italiane ed europee. L’importante funzione che svolge l’A.R.I, che impegna i propri membri in esercitazioni presso le Prefetture e in contest annuali, è quella di difesa e protezione civile in casi di disastri e calamità naturali, proprio perché in questi momenti, in mancanza di energia elettrica e di black-out dei ripetitori telefonici, sono le uniche attrezzature radio in grado di operare. Bielli invita dunque le autorità “a non prendere sottogamba l’importante ruolo svolto dai radioamatori, fondamentali - ricorda - come nell’alluvione del ’68 quando fu un iscritto A.R.I ha captare un messaggio di aiuto”.