COSTUME E SOCIETÀ - 19 novembre 2024, 06:50

Anffas, un nuovo progetto per l'autonomia: ecco la storia di Enrico

L'iniziativa messa in campo a Salussola, la spiega lo psicologo Vito Catania: “I primi risultati sono molto incoraggianti ma siamo solo all’inizio”.

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Anffas, un nuovo progetto per l'autonomia: ecco la storia di Enrico

“Enrico nel corso della settimana si guadagna una serie di premi da spendere, in giro per il paese, nel weekend… Si tratta di gettoni dal valore simbolico, grazie ai quali però può andare al bar, in pizzeria e in altri spazi e luoghi di Salussola”. Così Vito Catania, psicologo di Anffas, spiega il nuovo progetto appena messo in campo per un ospite della comunità presente nel basso Biellese.

Catania aggiunge e spiega: “L’obiettivo comune è di migliorare la qualità della sua vita, attraverso la responsabilizzazione e il consolidamento di momenti di autonomia personale. In passato avevamo avuto qualche difficoltà, oggi tutta una serie di criticità invece sono state superate grazie al suo impegno e desiderio di indipendenza. Questo ambizioso progetto con Enrico rappresenta una nuova tappa nella nostra visione di aiutare le persone con disabilità a raggiungere obiettivi di autonomia, ovviamente calibrati e pensati in base alle caratteristiche personali”.

“Il meccanismo pensato e concordato con Enrico è quello del premio - conclude Catania -. Attraverso tutta una serie di comportamenti virtuosi e corretti da parte sua, infatti, durante la settimana, gli vengono riconosciuti spazi e tempi da gestire in autonomia. Enrico ha sottoscritto un vero e proprio patto, scegliendo in base ai suoi gusti e desideri come e dove spendere i gettoni che si guadagna, facendo alcune pulizie nei locali, sparecchiando o altre faccende domestiche all’interno della comunità in cui vive. Anche il rispetto dei tempi e la collaborazione con gli altri ospiti della casa rappresentano momenti significativi e premianti. Inoltre ha grande valore il fatto che Enrico ottiene tutta una serie di gettoni-premio, durante i giorni della settimana, per poi poterli spendere appunto tra sabato e domenica, migliorando la sua autonomia e la sua autostima. I primi risultati sono molto incoraggianti ma siamo solo all’inizio. Sono ottimista che anche questo progetto di autonomia messo in campo dagli operatori darà i frutti”.

Redazione g. c.

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