“Registriamo una grande diffusione del gioco online tra i giovani e i ragazzini. Molti, purtroppo, non si rendono conto dei pericoli che corrono quando entrano in contato con questo mondo. Spesso giocano di nascosto cifre importanti, direttamente dalle loro camerette, senza che i genitori ne sappiamo qualcosa”. A lanciare l'allarme il GAP (Giocatori d'Azzardo Piemonte), realtà biellese di Candelo che, da circa 10 anni, si occupa di recuperare le persone affette da queste dipendenze.
In particolare, il gruppo è composto da un direttivo, formato da 5 membri, oltre ai volontari. “Da quando siamo partiti, circa 250 utenti hanno usufruito del nostro centro di supporto – spiegano – Qui, il giocatore compulsivo e patologico viene aiutato e seguito. Collaboriamo attivamente con il SERD di Biella e Cossato, ossia il Servizio per le Dipendenze dell'ASL di Biella”.
La sede dei gruppi di supporto si trova a Candelo e ogni sabato fornisce assistenza e appoggio a chi ne ha bisogno (per informazioni: 340.8495196, 015.15159453 o sert.cossato@aslbi.piemonte.it ).“Qui nessuno viene giudicato e l'anonimato è assolutamente garantito – affermano con forza i membri del GAP – È un aspetto fondamentale. Molti si vergognano ed è uno dei motivi che le persone faticano a varcare quella porta. Non è facile riconoscere che si è diventati dipendenti dal gioco, lo sappiamo bene proprio perchè ci siamo già passati”.
Come riportato dal GAP, i segni tangibili della malattia da gioco sono diversi: “Sbalzi d'umore, l'ossessione per le notifiche delle app di gioco, la perdita della cognizione del tempo, stati depressivi. E poi la solitudine che diventa un grande ostacolo per chiedere aiuto. Il gioco d'azzardo patologico è definito, infatti, come una malattia da trattare come tale, con interventi mirati e uno specifico supporto psicologico. Per questo, i gruppi come il nostro danno la possibilità di parlare senza paura di essere valutati o stigmatizzati. Ricordiamo che esistono validi servizi presso il SERD che mette a totale disposizione dei cittadini. Infine, è fondamentale possedere una buona forza di volontà per arrivare a guarire completamente. È un lungo cammino, pieno di insidie e cadute ”.
Spesso, lungo questo percorso, anche le famiglie sono costrette ad affrontare le conseguenze della dipendenza da gioco, come le difficoltà economiche ad essa collegata.”Purtroppo i familiari sono profondamente danneggiati da questo stato di cose – ammettono amaramente – Anche gli amici diventano oggetto di richieste assurde di denaro. Molte volte ci si indebita fortemente e risalire la china diventa complicato. Non solo: il gioco d'azzardo patologico può diventare una vera e propria 'relazione extraconiugale', una specie di amante segreto che si nasconde agli occhi dei nostri cari e agisce nell'ombra con esiti nefasti”.
Per questo, diventa importante sensibilizzare le nuove generazioni e porle di fronte ai rischi che possono (in)correre. “Da oltre 5 anni – affermano – il GAP ha aderito ad un programma del SERD per incontrare gli studenti degli istituti superiori. Qui, si porta la consapevolezza dei pericoli sulla dipedenza da gioco. Le domande sono sempre frequenti, un segno evidente di come il fenomeno sia ben conosciuto tra i giovani. Da qui, il nostro caloroso appello: non sottovalutate, o peggio, ignorate il problema. Insieme, genitori, scuole e istituzioni, lavorino di più per prevenire e fornire assistenza a chi lo richiede. La guarigione è possibile se c'è supporto e forza di volontà nel voltar pagina e cambiare vita”.