COSTUME E SOCIETÀ - 08 dicembre 2024, 07:30

Uno sguardo sul creato: gli Aeshnidi, le libellule grandi

Immagini e testi di “Su Calendariu 2024” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” ci accompagnano nello scorrere dei mesi, con sensibilità sociale e naturalistica attraverso didascalie di Lucio Bordignon e di due studenti universitari: Martina Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto, a completamento delle immagini di Walter Caterina, anch’egli valente fotografo naturalista.

Nell’immagine, Imperatore comune maschio - Anax imperator - Foto di Leonardo Siddi

Nell’immagine, Imperatore comune maschio - Anax imperator - Foto di Leonardo Siddi

Gli Aeshnidi, le libellule grandiAnax imperator (Imperatore comune). Anche nel mondo delle libellule esistono i giganti: l’Imperatore comune è tra le libellule più grandi d’Europa. Può raggiungere anche una lunghezza di 8 centimetri e mezzo. Si osserva nel cuore dell’estate.

I maschi sono predatori eccezionali e pattugliano incessantemente i confini del loro territorio con un volo veloce e scattante. È una specie molto comune, che possiamo trovare in molte tipologie di habitat, naturali e artificiali. Ad esempio, a Curino e a Masserano (Biella), vive in tutti gli stagni ricostruiti nelle ex-miniere a cielo aperto.  Il maschio ha addome blu e torace verde, mentre la femmina presenta toni più verdi. Ama la pianura e la collina, solo raramente si spinge oltre i 1200 metri. Presente sia in Piemonte che in Sardegna. Il suo volo frenetico, con rari momenti di stasi aerea, la rende molto difficile da fotografare.

La si può trovare dall’Europa Centro-meridionale all’Africa, fino al Medio Oriente e all’India.

Forse a causa del riscaldamento globale, si sta spingendo sempre più a Nord e la sua presenza è stata accertata nella porzione meridionale della Svezia. Specie molto comune in tutta Italia. Le popolazioni piemontesi sono floride, stabili e danno luogo a dispersioni, in cerca di nuovi territori.

Martina Cadin e Leonardo Siddi

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