Benessere e Salute - 11 dicembre 2024, 07:10

Asl Biella, tra presente e futuro

Nell’ultimo anno l’ASL BI ha avviato grandi cambiamenti nella medicina territoriale, implementando nuove soluzioni e migliorando quelle già esistenti. A fine novembre l’ASL di Biella è stata inserita nella classifica delle best practice nazionali insieme ad altre quattro Aziende Sanitarie piemontesi

Asl Biella, tra presente e futuro

Asl Biella, tra presente e futuro

C’è una grande rivoluzione che sta riguardando il territorio dell’ASL BI e per la quale i Medici del Distretto, gli infermieri territoriali, ma non solo, i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta e gli Specialisti ambulatoriali interni stanno da tempo lavorando per creare le migliori condizioni per questo cambiamento.

Il Distretto dell’ASL BI in questi anni ha continuato a lavorare su fronti diversi con l’obiettivo di migliorare, integrare e di gettare le basi per la grande rivoluzione che interesserà il territorio. Sono in atto infatti progetti che stanno determinando un rinnovamento dei servizi offerti dall’ASL BI.

Questa rivoluzione sta avvenendo, nonostante e anche in risposta allo scenario non facile che sta interessano la sanità italiana e che deve fare i conti con una pesante carenza di giovani medici in uscita dalle Università e dai percorsi formativi rispetto alla gobba pensionistica che vedrà il ritiro dal mondo del lavoro numerosi professionisti. 

Un dato nazionale che conferma la professionalità espressa e l’impegno in questa direzione da parte dell’ASL di Biella è l’esito favorevole della misurazione delle performance manageriali dell’Assistenza distrettuale, grazie alla strategia condivisa dalla Direzione Generale e l’attività portata avanti dal Distretto condotto in questi anni dalla Dott.ssa Barbara Bragante, di concerto con tutte le diverse realtà del territorio.

L’Agenzia del Ministero della Salute AGENAS, a seguito della valutazione degli indicatori (dotazione dei servizi territoriali; cure primarie; presa in carico del territorio; ospedalizzazioni evitabili e il consumo di prestazioni di specialistica ambulatoriale) resa pubblica a fine novembre 2024, ha inserito l’ASL di Biella nella classifica delle best practice nazionali insieme ad altre quattro Aziende Sanitarie piemontesi.

Il lavoro svolto finora e che proseguirà nel prossimo anno contribuisce a creare delle novità dal punto di vista organizzativo e strutturale e funzionale, in un’ottica di miglioramento e di integrazione dei percorsi di cura.

Le attività svolte nel 2024 e quelle previste per il 2025:

-  Realizzazione delle Centrali Operative Territoriali (COT)

Sono state completate due COT sul territorio dell’ASL BI, rispettivamente una a Biella e l’altra a Cossato. Contemporaneamente si è provveduto a riorganizzare alcune funzioni territoriali, in particolare quelle del Nucleo di Continuità delle Cure, dando piena realizzazione alle COT, che sono “la regia” delle attività in particolar modo infermieristiche territoriali e domiciliari. Il lavoro e la crescita sono stati continui e la dimostrazione è che dal 2 dicembre 2024 le Centrali Operative Territoriali sono aperte e funzionanti 12 ore al giorno, dalle ore 8.00 alle 20.00, 7 giorni su 7, obiettivo richiesto dalla normativa e che in ambito regionale al momento è stato raggiunto pienamente per prima dall’ASL di Biella. A questa parte organizzativa corrisponde una ricaduta sulla popolazione.

-  Incremento delle prese in carico di pazienti over 65 anni fragili da parte di medici e infermieri attraverso le varie forme delle cure domiciliari.

In questo ambito a ottobre 2024 l’ASL BI ha raggiunto, e superato, l’obiettivo fissato dalla Regione Piemonte che prevede il raggiungimento del 12% di prese in carico di cittadini over 65 e attualmente si è giunti ad oltre il 15%.

Nell’ambito della “presa in carico” di cittadini over 65 rientrano numerose azioni differenziate: a fianco delle tradizionali prese in carico da parte dei Medici di Medicina Generale (Assistenza Domiciliare Integrata e Assistenza Domiciliare Programmata), sono state incrementate le situazioni in cui l’infermiere si è recato al domicilio del paziente, anche in maniera ripetuta, per rispondere alle sue necessità, le attività di educazione ai corretti stili di vita effettuate in modo mirato su singole casistiche una volta analizzata la situazione di ciascun paziente, l’esecuzione di prelievi a domicilio dei pazienti fragili.

A queste azioni si aggiunge anche una novità, ovvero la “presa in carico attiva”, che riguarda tutte quelle situazioni in cui pazienti fragili purtroppo sono rimasti senza Medico di Medicina Generale.

In questi casi, a seguito della segnalazione da parte dei Sindaci, dei familliari del paziente o dello stesso MMG uscente, l’infermiere procede con il contattare il paziente per concordare le necessità prioritarie e organizzare insieme un piano assistenziale mirato.

Sul territorio dell’ASL BI anche tutti i pazienti in ossigeno terapia sulla base di un apposito Piano Terapeutico hanno ricevuto la visita dai Medici UCAT e degli infermieri territoriali, in caso di scostamenti nei consumi, al fine di consentire, come avviene per qualunque altro tipo di farmaco, le verifiche necessarie a mantenere un’erogazione appropriata, rispetto alle prescrizioni dello Specialista.

L’impegno del Distretto è stato anche dal punto di vista organizzativo per intensificare e migliorare l’integrazione dei servizi. In un contesto di carenza di medici come questo, il valore aggiunto che il Servizio Sanitario in questo momento può dare è lavorare in sinergia con tutte le risorse che ci sono a disposizione, fare squadra con i propri professionisti per essere più coordinati e quindi efficiente ed efficace. È stata, infatti, intensificata la collaborazione sia con l’Area Ospedaliera che con il Dipartimento di Prevenzione e con entrambi il Distretto sta lavorando in maniera sempre più integrata e allineata.

-  È in corso un lavoro di integrazione delle COT con i servizi sociali presenti sul territorio e quindi con Comune di Biella, IRIS, CISSABO e CISAS per la creazione, con tutti i requisiti previsti dalla normativa, dei Punti Unici di Accesso, ovvero dei luoghi a cui potranno rivolgersi i cittadini in condizioni di fragilità che necessitano di un’assistenza integrata socio-sanitaria.

-  Gli Specialisti Ambulatoriali Interni, che sono presenti sul territorio biellese e che saranno collegati allo sviluppo delle Casa di Comunità hanno iniziato a diversificare la propria attività con progetti formativi e informativi e con la realizzazione di un nuovo regolamento relativo alle Aggregazioni Funzionali Territoriali degli Specialisti e dal 1° novembre 2024 è stato nominato un referente aziendale per gli specialisti ambulatoriali interni. Questa figura dedicherà parte del tempo per coordinare le attività degli specialisti con quelle dei professionisti delle Cure Primarie (ossia Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e infermieri) in modo da aumentare l’integrazione tra i servizi. 

-  Anche l’area pediatrica sta vivendo dei cambiamenti e sta proseguendo con le attività già avviate in passato. Anche per il 2025 sarà operativo il Punto di Assistenza Pediatrica Territoriale, un ambulatorio a disposizione dei piccoli pazienti il sabato mattina, oltre alla tradizionale copertura dell’assistenza dal lunedì al venerdì, al fine di evitare accessi non appropriati in Pronto Soccorso.

I Pediatri di Libera Scelta sono inoltre impegnati in un’intensa attività formativa con l’obiettivo a partire dal prossimo anno di poter erogare presso le Case della Salute prestazioni pediatriche per le quali i genitori fino ad ora i dovevano spostarsi anche fuori provincia. 

Impegno massimo da parte dei PLS c’è stato anche riguardo alla campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale, per la quale hanno dato disponibilità a somministrarlo nei loro ambulatori, contribuendo a raggiungere un numero più ampio di pazienti.

-  Sul fronte dei Medici di Medicina Generale e dei Medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) si registrano le maggiori criticità dovute al numero ridotto di medici presenti sul nostro territorio e rispetto alle quali si sta lavorando alla costituzione di Aggregazioni Funzionali Territoriali. Con il servizio dei Medici UCAT si sta dando una risposta ai pazienti che si trovano in ambiti territoriali carenti di medici, ma tutti i MMG hanno dato il loro contributo cercando di ridurre le criticità per i cittadini, così come nell’ambito della Continuità Assistenziale si è sopperito alla mancanza di medici con una procedura che consente di coprire tutte le aree attraverso un percorso organizzativo concordato e grazie alla disponibilità dei medici e all’aumento delle ore di attività.

-  Con tutti i medici del territorio si è lavorato in integrazione con le altre strutture aziendali per ridurre l’antibiotico resistenza, con attività formative e informative, per allineare alle linee guida e ai protocolli internazionali le modalità prescrittive degli antibiotici. L’antibiotico resistenza può regredire grazie a questo tipo di azioni e ci sono i primi risultati concreti del lavoro svolto insieme ai professionisti territoriali, ospedalieri e alle Farmacie.

-  RSA: l’ASL di Biella, a seguito di un’attenta analisi, in questi mesi sta lavorando al fianco dei gestori delle RSA attraverso tavoli tecnici su tematiche di interesse comune che sono in corso, al fine di superare le criticità in essere.

I cambiamenti e la riorganizzazione che l’ASL BI ha avviato hanno come fine il miglioramento dell’integrazione tra i servizi presenti sul territorio, in modo da dare ai cittadini una risposta sempre più rapida e unitaria, riducendo la ripetizione di visite e prescrizioni e risparmiando così tempo e risorse.

Il territorio siamo noi. Per avere un servizio sanitario territoriale appropriato serve la collaborazione di tutti, sia dei profili sanitari che delle autorità locali, come sta avvenendo grazie ai Sindaci del territorio, ma anche da parte dei cittadini in primis, ad esempio con piccoli gesti di responsabilità come disdettare o presentarsi alle visite prenotate. La regia arriva dall’ASL BI attraverso il Distretto ma è il contributo di tutti ad essere fondamentale. – ha concluso Barbara Bragante, Direttore del Distretto – Nella nostra Azienda c’è tanto lavoro da fare, ci sono ancora ampi margini di miglioramento e in questi anni tanto lavoro è stato fatto. Anche i risultati AGENAS ce ne danno atto. Questo fa sì che rispetto ad altri contesti nazionali, la situazione locale sia più favorevole e speriamo che grazie al contributo di tutti possa diventare sempre più rispondente ai bisogni dei nostri residenti.

c.s.asl biella, s.zo.

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