Ex ospedale di Biella: sono passati quasi 10 anni, da quando è stato inaugurato il nuovo Degli Infermi. E per il "vecchio" inizia solo a ora a intravedersi un futuro.
Era il 24 novembre 2014 quando è iniziato il trasloco dell'ospedale nel cuore cittadino in viale Caraccio, alla mega struttura di Ponderano. E il 19 dicembre c'è stato il taglio del nastro. Tra gli intervenuti, il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, l’Assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta e del Vice Prefetto Vicario di Biella, Ernesto Liguori, in rappresentanza del Governo.
Ma mentre il nuovo nosocomio è in continuo fermento, in risposta a uno scenario non facile che sta interessando la sanità italiana, e che deve fare i conti con una pesante carenza di giovani medici in uscita dalle Università e dai percorsi formativi rispetto alla gobba pensionistica che vedrà il ritiro dal mondo del lavoro numerosi professionisti, il vecchio è praticamente un rudere abbandonato a sé stesso. Qualche cosa però si sta muovendo.
Il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro aveva lanciato l'idea, e anche se i dettagli ancora non ci sono, conferma che a Roma "gli uffici stanno lavorando in questa direzione". Il vecchio Degli Infermi potrebbe tornare a vivere come scuola di polizia penitenziaria. Si parla di un progetto secondo il qualche l'edificio potrebbe arrivare a ospitare circa 1000 allievi per un corso di 6 mesi. Il recupero? La cifra si aggirerebbe intorno ai 70 milioni di euro.
La procedura è però decisamente lunga, anche se l'iter è iniziato. Si tratta infatti di un immobile vincolato, e pertanto ai sensi 57-bis del D. Lgs 42/2004, ogni volta che il bene è soggetto ad alienazioni, concessioni o locazioni, queste devono essere espressamente autorizzate dalla competente Soprintendenza.
Nel caso del vecchio ospedale si tratterebbe della richiesta di un uso diverso rispetto a quello precedente (da ospedale a scuola penitenziaria), pertanto l'autorizzazione ministeriale è ancor più stringente dato che è propedeutica ad accordi formali tra Regione Piemonte (proprietaria dell'immobile) e nuovo utilizzatore.