Martedì 24 dicembre, alle 21.30, nella frazione Marchetto, a Valdilana, si riaccende il Gigantesco Falò che, la devozione cristiana ,vorrebbe per riscaldare il Gesù bambino che sta per venire al mondo nella magica notte di Natale,. I nostri nonni dicevano con tenerezza "par scaudè al bambin´.
L'accensione del falò è preceduta dalla fiaccolata con Il ritrovo è alle 20.15 a Mosso nel cortile dove è allestita la Capanna del Presepe Gigante dove verranno distribuite le fiaccole . Raggiunta la frazione Marchetto lontana circa un chilometro i partecipanti alla fiaccolata innescheranno simbolicamente il fuoco del falò. Gli organizzatori distribuiranno vino caldo, cioccolata e panettone. Per i più piccoli è previsto l'arrivo di Babbo Natale.
Chi non partecipa alla fiaccolata può raggiungere Marchetto autonomamente lasciando l'auto lungo la strada. Ancora mezzo secolo, ricorda Franco Grosso, fa era usanza comune in molti paesi , pulire i boschi raccogliendo la legna caduta e le ramaglie sparse, accatastando il tutto in uno spazio aperto e accumulando materiale che si poteva bruciare. La raccolta del materiale da bruciare era affidata ai bambini e ragazzi che giravano per le case nei giorni precedenti il Natale muniti di cariola. Ai ragazzi non importava che il rito del falò fosse un pratica antica derivante forse da riti pagani. Era divertimento e gioco e la possibilità di stare fuori in compagnia a custodire quel sacro fuoco.
La costruzione del grande falò con la sua punta di abete verde necessita della conoscenza di tecniche sperimentate negli anni affinchè la fiamme avvampino in modo scenografico con intorno un migliaio di persone incantate ad attendere. Quando il fuoco raggiunge la punta, la fiammata è vivace , con un forte crepitio. In quel momento si guarda con attenzione e speranza la direzione delle falispe, le piccole fiammelle prodotte dall´incendio.