La riapertura del Presepe Meccanico di Fratel Amilcare, ospitato presso l’Istituto Belletti Bona, si è conclusa con grande entusiasmo e una partecipazione che ha superato le aspettative.
Reso possibile grazie all’impegno dei volontari ex allievi dell’Istituto La Marmora, l’evento ha visto Marta Berchi come presenza costante all’accoglienza dei visitatori, affiancata da Lodovico “Vichy” Meliga, Anna Quaregna, Davide Taliana e Maurizio Sormani. Determinante anche il contributo di Vincenzo Caneparo e Fabio Balbo. Nella foto sono presenti inoltre Fratel Gabriele Dalle Nogare – già Direttore dell’Istituto La Marmora e amico personale di Fratel Amilcare – e Fratel Ottavio Aluffi, venuti in visita da Torino.
Un ruolo importante nella riapertura del Presepe Meccanico è stato svolto dall’Istituto Belletti Bona, diretto da Sara Favero, che ha espresso con entusiasmo il significato di questa collaborazione: “È stato un grande onore per me, sia a livello personale, ma anche per tutta la struttura che rappresento, l’Istituto Belletti Bona, aver potuto contribuire e collaborare alla riapertura della meravigliosa opera di Fratel Amilcare.”“È stata anche l’occasione di fare la conoscenza di un gruppo di persone davvero speciali, di grande volontà e senso di responsabilità e con una fortissima passione ispiratrice, ovvero i volontari ex allievi dell’Istituto La Marmora” ha continuato. “Dal momento in cui si sono messi in contatto con me, si sono fin da subito attivati concretamente per la riapertura, che hanno poi reso possibile dedicando il proprio tempo personale durante le festività natalizie affinché tutti lo potessero visitare, compresi gli stessi ospiti del Belletti Bona che sono ancora pieni di gioia nell’avere il privilegio di avere in casa propria una così bella opera.” “Desidero ringraziarli tutti a nome del Belletti Bona e del Gruppo Anteo, senza dimenticare un sentito ringraziamento anche alla Famiglia Savio che ha sostenuto come sempre questo progetto. La gioia che infonde il pensiero che il capolavoro di Fratel Amilcare abbia ripreso vita è superata solo dal desiderio di poter rivivere la stessa emozione il prossimo anno e per tutti quelli a venire.”
La collaborazione tra il Belletti Bona e i volontari ha rappresentato un esempio di sinergia efficace e sentita, che ha reso possibile un evento di grande valore per la comunità. La cerimonia inaugurale del 6 dicembre ha visto la partecipazione di numerose autorità religiose e civili. Tra i presenti, il Vicario Generale Don Paolo Boffa Sandalina, Don Michele Berchi, Rettore del Santuario di Oropa ed ex allievo, e Padre Fabio De Lorenzo, Preposito della Congregazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri a Biella. Il Vescovo Mons. Roberto Farinella ha successivamente visitato il presepe, accompagnando una classe dell’Istituto La Marmora e due suore provenienti dal Messico.
Tra le autorità civili, oltre a gran parte della giunta comunale, hanno presenziato il Sindaco di Biella Marzio Olivero, l’Assessore Regionale Elena Chiorino e il Sottosegretario di Stato Andrea Delmastro, anch’egli ex allievo. Particolarmente significativo il commento del Consigliere Regionale Davide Zappalà: “Complimenti per il meraviglioso lavoro di restauro che ha restituito a Biella una delle sue eccellenze.” L’affetto del pubblico è stato evidente nei tanti commenti lasciati nel libro firme. “C’era mancato tanto in questi anni, una tradizione di famiglia che scalda il cuore”, ha scritto un visitatore, mentre un’altra ha ricordato: “Sono venuta a vedere questo presepe fin da piccola con i miei genitori. Adesso porto mio figlio. Per me è magico.”
Tra i visitatori, molti hanno sottolineato l’importanza del presepe come simbolo di continuità generazionale. “Da più di cinquant’anni mi incanto davanti a questo splendido capolavoro”, ha scritto un affezionato spettatore, e un altro ha aggiunto: “Sono quasi trent’anni che veniamo a vedere il presepe, ma è sempre bello. Oggi siamo venuti con il nipote.” Anche chi lo ha visto per la prima volta ne è rimasto colpito. “Visto per la prima volta a 37 anni, non sarà sicuramente l’ultima… Molto bello ed emozionante”, ha raccontato un visitatore. “Natale è Natale solo se vieni a vedere il presepe meccanico. Grazie a chi l’ha rimesso in funzione”, ha scritto un altro, a testimonianza del forte legame tra l’opera e il periodo delle festività. Gli arrivi hanno incluso persone da Torino, Milano, Genova, Val di Non, Trieste, Treviso e Paesi come Cina, Francia, Spagna e Paesi Bassi. Una famiglia olandese, dopo aver ammirato il presepe, si è subito rimessa in coda per rivederlo, un gesto che ben rappresenta l’entusiasmo generale. Molti, grandi e piccoli, sono tornati più volte durante il periodo di apertura, attratti dalla suggestione dell’opera. L’affluenza, particolarmente intensa durante le festività natalizie, ha richiesto il prolungamento degli orari di apertura per accogliere i visitatori.
Le scolaresche che si sono prenotate tramite l’apposita mail sono state numerose: Infanzia Riva Petiva, Asilo Nido del Vernato, Infanzia “Edificio Serralunga”, Asilo di Muzzano, Infanzia Biella Vandorno, classe V della Primaria XXV Aprile di Chiavazza, Infanzia Biella Piano, classe I della Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Andorno Micca e Infanzia Villaggi Rivetti. Anche due gruppi dell’ANFFAS e diversi gruppi catechistici delle parrocchie limitrofe hanno preso parte all’iniziativa, rendendo il presepe un momento di condivisione per tutta la comunità. Nonostante il grande successo, questa riapertura ha evidenziato la necessità di interventi di manutenzione. Alcuni meccanismi, usurati dal tempo, si sono inceppati o rotti, richiedendo interventi immediati. Gli ex allievi coinvolti, insieme ai collaboratori, hanno gestito le riparazioni con tempestività.
“La magia del presepe è intatta, ma molti meccanismi mostrano i segni del tempo. Siamo già al lavoro per garantire che continui a emozionare anche in futuro”, hanno spiegato, non nascondendo le prossime sfide. Con la chiusura di questa edizione, il Presepe Meccanico si conferma come un patrimonio culturale e spirituale di grande valore per Biella e non solo. I risultati di quest’anno pongono solide basi per il futuro, con l’obiettivo di preservare e valorizzare questa straordinaria opera, pronta a tornare a emozionare nel periodo natalizio del 2025.