ATTUALITÀ - 08 gennaio 2025, 06:50

Diga in Valsessera, sulla carta il progetto si “sgretola”: ritardi, ambiente e fondi insufficienti

Nuove controversie per un progetto decennale che torna alla ribalta con nuove opposizioni: le parole delle associazioni ambientaliste.

Diga in Valsessera, sulla carta il progetto si “sgretola”: ritardi, ambiente e fondi insufficienti - Foto di repertorio.

Diga in Valsessera, sulla carta il progetto si “sgretola”: ritardi, ambiente e fondi insufficienti - Foto di repertorio.

Recentemente, il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese (CBBBV) ha presentato un'istanza per una seconda proroga della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) originariamente concessa nel 2014, autorizzando la realizzazione della nuova diga entro 10 anni.

La richiesta, come sottolineato dalle associazioni ambientaliste locali, in ferma opposizione al provvedimento, è stata depositata tardivamente: “Se presentata entro 120 giorni prima della scadenza (20 dicembre 2024) il provvedimento di VIA rimaneva valido fino al pronunciamento della Commissione ed all’emanazione di un nuovo eventuale provvedimento di proroga – dichiarano in ferma opposizione le associazioni ambientaliste Custodiamo la Valsessera, Circolo Tavo Burat – Pro Natura, Comitato Tutela Fiumi e LIPU Biella e Vercelli - Non avendo il CBBBV provveduto in tal senso non è possibile, al momento, procedere con i lavori. Anche l’accesso ai finanziamenti, in assenza di autorizzazione, diventa più arduo.”

Un altro punto cruciale riguarda l'impatto ambientale del progetto. La riduzione del volume di invaso da 12,3 a 7,1 milioni di metri cubi ha portato a una significativa riprogettazione, tra cui uno sfioratore a calice, una galleria di dissipazione lunga 200 metri e modifiche al muro di sbarramento oltre ad altre strutture accessorie. Tali modifiche, mai sottoposte a una procedura pubblica di evidenza, richiederebbero una valutazione approfondita attraverso una nuova VIA: “Lo stato ecologico del torrente Sessera, inoltre, era valutato ‘Buono’ nel 2010 ma nell’ultimo Piano di Gestione del Po (2021-2027) tale indicatore è sceso a ‘Sufficiente’, una condizione in contrasto agli obiettivi di qualità fissati dalla UE. Un importante prelievo di portate, con un trasferimento dal bacino del Sessera alla piana della Baraggia, potrebbe impedire irreparabilmente la possibilità di un miglioramento dello stato ecologico.” Da valutare gli effetti che il cambiamento climatico ha sortito nei confronti della flora e della fauna locali.

Le associazioni ambientaliste richiedono che il progetto venga esaminato alla luce delle mutate condizioni normative e ambientali: “Occorre valutare alternative più sostenibili, vantaggi e svantaggi, costi e benefici di un progetto mutato a tal punto da non poter essere considerato lo stesso. Dopo dieci anni e una proroga già concessa sarebbe impossibile offrire, a fronte della normativa vigente, la possibilità di realizzare (tramite fondi non pervenuti) una struttura ad alto impatto ambientale”.

G. Ch.

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