Nei giorni scorsi Confagricoltura Vercelli e Biella ha partecipato alla presentazione del nuovo Piano di contenimento numerico della specie cinghiale da parte della Provincia di Biella, riferito agli anni 2025-2029. La riunione, a cui ha preso parte il presidente dell’ente provinciale Emanuele Ramella Pralungo, è stata anche occasione per parlare di tutti gli obiettivi da perseguire per il contenimento della Peste suina africana; a tal proposito la Provincia di Biella è stata al momento l’unica ad ottenere, da parte del Commissario straordinario alla peste suina africana (PSA) Giovanni Filippini, la riapertura della caccia fino a fine mese per il contenimento del cinghiale nella Zona 1.
Confagricoltura esprime un plauso all’amministrazione provinciale biellese, e in particolare al servizio Caccia e pesca e all’area Tutela e valorizzazione ambientale, per questo risultato. La Provincia di Biella, dal canto suo, ha anche annunciato l’apertura a Mottalciata di un centro per la raccolta delle carcasse dei cinghiali abbattuti; si spera che questo possa aiutare l’attività dei cacciatori nel contenimento degli ungulati, che rimane un’emergenza da affrontare.
Dall’analisi dei dati ottenuti dal precedente piano di contenimento, si evince che sono aumentati esponenzialmente gli abbattimenti mirati di capi: nel 2020 erano stati 176, nel 2024 sono aumentati a 572. Invece gli abbattimenti tramite attività venatoria sono rimasti pressoché costanti: 1200 nel 2020, 1300 nel 2024. Ma al contempo sono aumentati i danni, quantificabili in 680.000 euro nel 2023.
"Molto è ancora da fare - dichiara il vice direttore di Confagricoltura Vercelli e Biella, Simone Silvestri -, in ogni caso cogliamo con soddisfazione quanto fatto finora, considerando le difficoltà nell’invertire la tendenza su questo genere di attività di contenimento. Per affrontare al meglio l’emergenza, abbiamo richiesto l’istituzione di un numero verde di pronto intervento, a cui gli agricoltori sotto attacco possono rivolgersi anche nel fine settimana per richiedere un’azione mirata da parte delle vigilanze venatorie”.
A margine della riunione, Confagricoltura Vercelli e Biella ha anche richiesto la riapertura del piano di contenimento della cornacchia grigia; nel 2024, soprattutto nelle semine tardive, questa specie ha causato moltissimi danni alle aziende associate. L’assenza di tale piano non permette alcuna azione di contenimento, né l’ottenimento di eventuali rimborsi. Dal canto suo, il settore Caccia e pesca della Provincia di Biella ha accettato la proposta, e ha confermato ai nostri responsabili che nei prossimi giorni verrà accolta tale richiesta.