ATTUALITÀ - 23 gennaio 2025, 06:50

Il mondo dell'agricoltura: "Serve un piano invasi"

Così si garantisce acqua a imprese e cittadini durante i periodi siccitosi

Il mondo dell'agricoltura: "Serve un piano invasi"

Il mondo dell'agricoltura: "Serve un piano invasi"

La pioggia è tornata. Ma il Biellese arrivava da settimane caratterizzate da una assenza di precipitazioni. Una situazione ha rischiato di creare qualche disagio in alcuni territori dove le vasche di raccolta dell'acqua iniziavano ad essere in sofferenza. 

E dal mondo dell'agricoltura arriva la richiesta di prendere in esame un piano degli invasi. 

In particolare con i cambiamenti climatici destinati a diventare sempre più frequenti, intensi ed estesi è urgente realizzare un piano nazionale sugli invasi per garantire acqua a imprese e cittadini durante i periodi di siccità e regimarla durante gli eventi alluvionali: negli ultimi tre anni , in cui, proprio a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, l’agricoltura italiana ha subito danni per oltre 30 miliardi all’agricoltura italiana.

E’ l’appello lanciato da Coldiretti in occasione della pubblicazione dello studio sulla rivista Science secondo il quale i lunghi periodi di assenza o eccesso di precipitazioni hanno colpito quasi tutta Italia e sono diventati sempre più comuni.Un fenomeno che trova peraltro conferma per l’Italia nel dato sulle temperature che, secondo Isac Cnr, ha visto il 2024 come l’anno più caldo di sempre, con 1,35 gradi in più rispetto alla media storica. Il risultato è stato un calo a doppia cifra per alcune colture simbolo del Piemonte, dalle nocciole un calo del 70% della produzione, ai cereali con un calo del 30%.

I bacini avrebbero la funzione di raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità. L'intento è di raddoppiare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, rendendola disponibile per usi civili, per l’agricoltura e per la produzione di energia idroelettrica pulita.In questo contesto, è essenziale anche il recupero e la manutenzione degli invasi già esistenti nel territorio.

Redazione

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