Nella mattina di oggi lunedì 27 gennaio presso il tribunale di Asti si è tenuta una nuova udienza del processo che vede al direttore generale dell’Asl di Biella Mario Sanò. L’accusa è quella di avere nella sostanza favorito la donna con la quale aveva una relazione in un concorso pubblico bandito dall’Asl Cn2 il 22 luglio 2020, per la ricerca di un dirigente medico per la Farmacia Ospedaliera dell’ospedale di Verduno.
Il pubblico ministero Davide Greco che ha chiesto tre anni di reclusione per Sanò, ritenuto responsabile di falso e rilevazione di segreti d’ufficio; un anno a Regina Tarantini (la candidata che avrebbe poi vinto) per concorso in rivelazione di segreti d’ufficio; infine sei mesi di reclusione la richiesta per Arianna Dal Canton (collega con cui la candidata si era consultata) per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio, mentre ne ha chiesto il proscioglimento per il reato di favoreggiamento.
L’avvocato Roberto Ponzio, difensore di Sanò: "Indagine è stata originata da uno scritto anonimo. Il segretario del concorso ha dichiarato di non aver rivelato nulla di anomalo né nella correzione degli scritti, né nella conduzione della prova orale, né nella scelta dei temi, discussi e decisi collegialmente dalla commissione composta da altri due commissari. E’ risultata vincitrice la candidata più meritevole, apprezzata per competenze e capacità nell’ambito delle farmacie ospedaliere della regione Piemonte. Peraltro, al momento del concorso presso l’Asl Cn2, nel luglio 2020, la candidata era già collocata in graduatoria presso l’Asl di Torino, dove attualmente lavora. Di conseguenza non aveva più interesse a risultare vincitrice".
Il processo è stato rinviato per repliche al 12 marzo prossimo, alle ore 14,30.