L'associazione Delfino di Valdilana ha avviato in questi giorni il progetto "Auto di comunità". In pratica, si mette a disposizione un'automobile in regime di car-sharing per tutte le persone del Comune che ne hanno bisogno per brevi periodi, normalmente una giornata. Si tratta di un servizio di comunità per situazioni "di emergenza", dedicato a coloro che si ritrovano per varie ragioni senza auto e devono effettuare trasferimenti per fare una visita o una terapia, o per questioni di lavoro o altre impellenti necessità.
«Abbiamo voluto attivare un servizio - spiega il presidente Ernesto Giardino - che risponde alla classica esigenza del soggetto che chiede all'amico o al conoscente di "prestargli la macchina" per una giornata o poco più. Con la differenza che in questo caso la gestione è tutelata, gratuita e a disposizione di tutta la comunità». Occorre però che la richiesta sia motivata da esigenze stringenti: visite o terapie, lavoro, adempimenti burocratici e commissioni urgenti.
«Certamente non è possibile chiedere la vettura per andare a divertirsi o a fare shopping - puntualizza il presidente -. Noi la mettiamo a disposizione per ragioni importanti e urgenti». Tra queste, in primo luogo, i trasferimenti per visite e terapie. Ma anche per lavoro o per colloqui professionali. Oppure anche per adempimenti burocratici o servizi e utenze. L'idea è quella di offrire un "paracadute" a situazioni di emergenza. «E' un progetto "work in progress" che si andrà strutturando anche in base al tipo di riscontro e di richiesta che riceveremo dal territorio. Ed è un progetto "di comunità", nel senso che questa vettura diventa patrimonio di tutti, e ciascuno è tenuto a fare in modo di farlo funzionare al meglio».
Chi avesse bisogno dell'auto, oppure volesse qualche informazione in più, può chiamare il numero 335.7084.829 dell’ufficio di Ponzone aperto tutte le mattine, o inviare una mail all'indirizzo avdelfino@gmail.com. Riceverà istruzioni sulla procedura da seguire. «Vorrei anche ringraziare - conclude il presidente - la Fondazione Cassa di risparmio di Biella e Banca Simetica, che attraverso un loro bando ci hanno aiutato in modo decisivo a finanziare l'avvio di questo progetto.