Nei mesi scorsi, specialmente nel corso della stagione estiva, il nostro quotidiano ha dato ampio spazio, con interviste e servizi, al Cammino di Oropa. Protagoniste assolute le storie assieme ai tanti viandanti che ogni anno decidono di percorrerlo. L'impressione che se ne ebbe fu di un continuo aumento del numero di presenze e visitatori.
Una sensazione confermata dai dati del 2024 pubblicati nei giorni scorsi: si evince, infatti, che il Cammino di Oropa ha consolidato il suo ruolo come eccellenza nel panorama del turismo lento in Italia, registrando un totale di 5.115 viandanti con un incremento del 12% rispetto al 2023 nonostante le difficili condizioni climatiche che hanno provocato una flessione delle partenze durante la primavera e nel mese di ottobre. Proprio i mesi di aprile, maggio e agosto sono stati i periodi più amati dai camminatori di Oropa.
Il Movimento Lento, network di associazioni e imprese con sede a Roppolo che coordina il progetto, ha pubblicato le analisi delle statistiche raccolte durante l’anno, che forniscono molti dati interessanti. E’ il cammino italiano più frequentato da chi non ha esperienza di viaggi a tappe (il 45% dei viandanti sono al loro primo cammino) e dalle donne (61%). E’ tra i primi cammini italiani per l’impatto economico in ogni tappa: una media di più di 3500 pernottamenti per tappa, per un totale di 18.600 pernottamenti, pari a circa il 6% del totale dei pernottamenti in provincia di Biella. E’ una proposta di viaggio a basso impatto ambientale: oltre a muoversi a piedi o in bicicletta, più del 40% del viandanti ha raggiunto la nostra zona in treno.
Non solo: per più della metà dei viandanti il Cammino di Oropa ha superato le aspettative e il 43 per cento ha giudicato positivamente l’esperienza: il livello di soddisfazione supera il 95 per cento. Meno dell’1 per cento la giudica “così così” e solo una persona su 785 ha dato un giudizio negativo. Soddisfazione è giunta anche per i servizi offerti lungo il percorso come accoglienza, centro prenotazioni, ristoranti e segnaletica. L’età media dei viandanti è di 46 anni, un anno in meno rispetto al 2023. Inoltre, rapportando i dati sempre all'anno scorso, sono notevolmente aumentati i frequentatori tra i 31 ei 40 anni. Infine, la maggioranza dei viaggiatori viene da Lombardia e Piemonte, ma non mancano le persone che arrivano anche dalle regioni del centro-sud. Sono anche in leggero aumento i viaggiatori provenienti dall’estero (1,33%).
Alberto Conte, progettista dell’itinerario e presidente del Movimento Lento, è molto soddisfatto dei risultati raggiunti: “Il Cammino si conferma un motore di sviluppo territoriale. Grazie al lavoro svolto in rete con il Santuario di Oropa e i partner locali, contribuiamo alla crescita delle microeconomie e delle attività locali e alla valorizzazione del territorio. I risultati ottenuti e le prospettive di crescita ci hanno portato a potenziare lo staff che lavora al progetto, passando da tre a quattro persone nel 2025: tutte giovani donne del territorio, a testimonianza del valore sociale ed economico che il cammino continua a generare”.
Il progetto prosegue il suo sviluppo, con l’obiettivo di valorizzare la straordinaria rete di itinerari che attraversa tutta la provincia tramite proposte tematiche che uniscono cultura, natura, spiritualità ed eccellenze enogastronomiche del territorio. Grazie alla sinergia tra i vari partner e alla recente aggiudicazione della terza fase del bando InLuce, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e cofinanziato da Fondazione Biellezza, Panta Rei, Mucrone Local e Santuario di Graglia, i progetti di turismo lento legati al Cammino di Oropa potranno crescere ulteriormente.
L’obiettivo è sviluppare pacchetti turistici e strategie di promozione integrata, valorizzando le risorse culturali, naturali e spirituali del Biellese, per trasformarlo in una destinazione di eccellenza per il turismo sostenibile. "Il pellegrinaggio è da sempre l’esperienza più autentica per chi giunge davanti alla Madonna, e il Cammino di Oropa ne incarna pienamente lo spirito – commenta il rettore di Oropa, don Michele Berchi - Il gesto puro di camminare, quando c’è la volontà di mettersi in cammino con i piedi e con il cuore, diventa la preghiera più semplice per tutti: è un modo per vivere una dimensione personale di fede e spiritualità, in sintonia con la bellezza del territorio e di scoperta di sè stessi".