Benessere e Salute - 29 gennaio 2025, 17:30

Fondo Edo Tempia, usato un farmaco per il tumore al seno grazie anche al laboratorio di oncologia molecolare

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Fondo Edo Tempia, usato un farmaco per il tumore al seno grazie anche al laboratorio di oncologia molecolare

Per la prima volta in Italia un farmaco nuovo per il trattamento del tumore al seno metastatico è stato utilizzato all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli. Ed è avvenuto grazie a un test svolto dal laboratorio di oncologia molecolare della Fondazione Tempia.

La paziente ha 53 anni e risiede nella provincia di Verbania: la terapia innovativa, approvata pochi mesi fa nell’Unione Europea grazie ai promettenti risultati delle ricerche, comprende il Capivasertib, farmaco che nelle analisi preliminari ha mostrato di poter raddoppiare i benefici di sopravvivenza delle donne malate. Perché sia efficace, però, è un passo fondamentale la tipizzazione del tumore, per applicare quella che Chiara Saggia, direttrice dell’oncologia dell’Asl di Vercelli, ha definito «medicina di precisione, un approccio ci consente di personalizzare la cura per ogni paziente, migliorando significativamente le possibilità di successo terapeutico». Così un campione di sangue è stato inviato a Biella per la biopsia liquida, «una tecnica meno invasiva e altrettanto innovativa» come spiega Maria Scatolini, la direttrice del laboratorio di oncologia molecolare.

Il test ha permesso di individuare una mutazione del gene PIK3CA, causa scatenante della maggiore aggressività della malattia. Con questa diagnosi, l’équipe oncologica ha richiesto e ottenuto tempestivamente Capivasertib, che è stato somministrato il 22 gennaio. Ed è stata la prima volta in Italia per un farmaco che era materialmente disponibile solo da pochi giorni. L’efficacia del trattamento farmacologico, come comunica l’Asl di Vercelli, sarà valutata dopo tre mesi di terapia, periodo in cui sono attesi i primi risultati. Questo traguardo rappresenta una nuova speranza per le donne affette da carcinoma mammario metastatico, che costituiscono oltre il 60 per cento dei casi di tumore al seno in terapia ormonale.

La diagnostica al servizio degli specialisti per personalizzare le cure è pane quotidiano per il laboratorio della Fondazione Tempia che è nato nel 2011 e ha sede dal 2015 all’ospedale di Biella. Il lavoro in convenzione con buona parte delle aziende sanitarie di Piemonte e Valle d’Aosta consente alla struttura di essere un punto di riferimento prezioso per gli oncologi che cercano la terapia più adeguata per i singoli casi di tumore. Come in questo caso, il test molecolare consente di individuare le mutazioni genetiche delle cellule malate e di stabilire se esista, come in questo caso, un farmaco che sappia mirare dritto all’obiettivo. «Nel 2024 abbiamo svolto più di 1800 test al servizio di circa 1700 pazienti» spiega Maria Scatolini, «con tempi di risposta medi di 10 giorni lavorativi per consegnare ai medici il referto».

Il tutto senza trascurare l’umanità, anche se in un laboratorio il contatto con i pazienti è raro: «Dobbiamo ricordarci che dietro ogni provetta c’è una persona». Il gioco di squadra che ha consentito l’utilizzo di Capivasertib a Vercelli include anche il supporto di Mariapia Massa, direttrice della farmacia ospedaliera, e del direttore sanitario di presidio Scipione Gatti.

c. s. Fondo Edo Tempia g. c.

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