Enogastronomia - 18 febbraio 2025, 07:40

Vogliono farci smettere di bere vino?

"Non è una boutade. L’ ipotesi è assai realistica: l’Unione europea vorrebbe, infatti, impegnarsi ad apporre delle scritte sulle bottiglie, finalizzate a scoraggiare l'uso di alcolici, oltre ad aumentare la tassazione sul consumo di vino".

Vogliono farci smettere di bere vino?

Vogliono farci smettere di bere vino?

“Nuoce alla tua salute”. “Questo prodotto provoca dipendenza”. “Fumare fa male a te e a chi ti sta vicino”. “Il fumo provoca il cancro”. Ormai abbiamo fatto l’abitudine a queste scritte sui pacchetti di sigarette, e anche alle crude e macabre foto che accompagnano questi avvisi allarmistici.

Ma se scritte e foto comparissero sulle belle etichette delle bottiglie di vino?

Non è una boutade. L’ ipotesi è assai realistica: l’Unione europea vorrebbe, infatti, impegnarsi ad apporre delle scritte sulle bottiglie, finalizzate a scoraggiare l'uso di alcolici, oltre ad aumentare la tassazione sul consumo di vino.

Una follia tutta ideologica? Certamente la prevenzione e la promozione di stili di vita sani sono obiettivi fondamentali, che meritano il massimo impegno da parte delle Istituzioni e della società. 

Ma non credo che le campagne allarmistiche perseguano questi scopi, più che meritori. O se invece non siano subdoli modi per aumentare la pressione fiscale su un settore che in Italia è vitale e prospero: 240mila i viticoltori italiani che offrono opportunità di lavoro per 1,3 milioni di occupati. Il comparto conta ben 6.500 imprese, 16.800 ettari di superficie vitata e una produzione di quasi 1 milione di ettolitri, pari a circa 100 milioni di bottiglie all’anno, perlopiù a marchio DOC o DOCG.

Il vino rappresenta un patrimonio importantissimo del Made in Italy. 

Le nostre forze sindacali (la Colidiretti è già pronta alla mobilitazione) e le forze politiche debbono difenderlo da tentativi di colpevolizzazione, senza tener conto di una storia millenaria che ha contribuito, non solo a far grande il nostro sistema agroalimentare, ma si inserisce appieno nella Dieta Mediterranea, che in questi anni ha visto gli italiani primeggiare per longevità a livello europeo e mondiale.

Come sempre va punito l’abuso e non il parco consumo.

E poi, educhiamo i giovani a bere consapevolmente, senza rovinare le belle etichette delle nostre bottiglie di vino con scritte allarmistiche, inutili e deturpanti.

Beppe Gandolfo

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