ATTUALITÀ - 20 febbraio 2025, 16:20

Cirio a Bruxelles, incontri con Fitto e il commissario Tzitzikostas

cirio bruxelles

Cirio a Bruxelles, incontri con Fitto e il commissario Tzitzikostas

Seconda giornata a Bruxelles fitta di appuntamenti per il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ieri è stato confermato alla guida della delegazione italiana al Comitato europeo delle Regioni. Il primo incontro della mattina è stato con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la politica di coesione e le riforme Raffaele Fitto.

Quattro i temi in primo piano, a cominciare dai fondi strutturali e per la coesione: risorse che la Regione utilizza per politiche di crescita e investimenti e che, nell’ultima programmazione 2022-2027, il Piemonte ha saputo ottenere un aumento complessivamente del 50 per cento sia per quanto riguarda il Fesr, sia per l’Fse. Al centro del confronto anche il tema dell’automotive. Il presidente Cirio ha evidenziato al vicepresidente Fitto l’importanza del nuovo approccio europeo al tema della sostenibilità, con l’attivazione di un fondo specifico per affrontare la transizione e la crisi del settore auto a livello europeo accompagnando a questo fondo anche la creazione di un ammortizzatore sociale specifico per i lavoratori di questo comparto.

Anche per quanto riguarda l’agricoltura, il presidente Cirio ha espresso apprezzamento per l’approccio della nuova Commissione europea che, diversamente dal passato, intende mettere al centro l’agrIcoltore e il suo ruolo che più di altri, da sempre, è proprio quello di tutelare l’ambiente perché il suo lavoro e la sua vita dipendono dal rispetto e dalla salvaguardia della natura. Tra i dossier affrontati anche quello dei trasporti e dei collegamenti internazionali, come la Torino-Lione, il tunnel del Frejus e quello del Tenda la cui apertura è prevista a giugno. Al centro del confronto anche il traforo del Monte Bianco e la rilevante apertura della Francia, arrivata già durante il bilaterale di Nizza, sulla possibilità di raddoppio del tunnel.

«Un confronto prezioso sui tanti dossier aperti per il nostro Piemonte, a partire dai fondi di coesione che garantiscono alle Regioni e al Piemonte la possibilità di programmazione delle politiche strategiche di crescita – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Abbiamo affrontato la particolare situazione del settore dell’automotive e l’importanza che l’Europa lavori all’attivazione di un fondo specifico per affrontare la transizione e la crisi del settore auto a livello europeo. A questo – aggiunge il presidente Cirio – andrebbe accompagnata la creazione di un ammortizzatore sociale specifico per i lavoratori di questo comparto, perché, come più volte evidenziato anche dalle organizzazioni sindacali, gli strumenti ordinari rischiano di non essere adeguati e sufficenti ad affrontare a una situazione tanto eccezionale. Ho anche molto apprezzato l’attenzione verso il tema dei trasporti e delle connessioni internazionali che per il nostro tessuto economico sono vitali e anche il cambiamento di approccio verso l’agricoltura e la salvaguardia ambientale che con buon senso riconosce la centralità dei nostri agricoltori proprio come primi fautori del benessere e del rispetto della natura».

Di automotive e di risorse straordinarie per affrontare l’attuale crisi del settore, il presidente Cirio ha parlato anche nel suo intervento all’incontro con il commissario ai trasporti sostenibili e turismo, Apostolos Tzitzikostas nel quale il Piemonte e le Regioni dell’auto hanno consegnato un documento con le richieste all’Europa in questa difficile fase economica. «La crisi che l’auto sta attraversando in Europa è straordinaria e necessita di misure emergenziali come furono quelle che l’Europa seppe mettere in campo dopo la pandemia – sottolinea il presidente Cirio – Nella mia regione, la manifattura paga un terzo degli stipendi e il 70 per cento della produzione automotive viene esportata in Germania. Ci troviamo quindi di fronte a una crisi su vasta scala che impone urgenti politiche di sostegno al settore auto. Al commissario Tzitzikostas ho chiesto di prevedere, per le regioni che hanno una vocazione produttiva legata all'auto, come è il Piemonte, di destinare una specifica quota aggiuntiva dentro i fondi strutturali della programmazione ordinaria da vincolare al supporto delle aziende del settore. A questo si aggiunge la necessità di ammortizzatori sociali specifici capaci di supportare i lavoratori delle grandi fabbriche di auto, ma anche quelli delle piccole carrozzerie e dell’intera filiera dell’indotto».

c. s. Regione Piemonte g. c.

SU