Questa mattina, martedì 25 febbraio, i lavoratori metalmeccanici si sono riuniti in presidio davanti alla sede dell’Unione Industriale Biellese per rivendicare diritti, salari più equi e maggiore sicurezza sul lavoro. La mobilitazione fa parte di un’ondata di scioperi che, da novembre, sta toccando diverse aziende e territori in tutta Italia. A livello locale, il comparto metalmeccanico interessa circa 2.000 lavoratori distribuiti su oltre cento aziende di varie dimensioni.
Ad organizzare il presidio sono stati i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che hanno proclamato otto ore di astensione dal lavoro per chiedere un rinnovo del contratto collettivo nazionale e l’apertura di un tavolo di trattativa con Confindustria. Il cuore della protesta è legata a quattro punti fondamentali: aumento dei salari, contrasto alla precarietà, riduzione dell’orario di lavoro ed estensione dei diritti sulla sicurezza per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Di seguito le testimonianze dei lavoratori e dei sindacati, che illustrano le ragioni della protesta biellese e gli esiti delle scelte industriali, rispetto al futuro dei lavoratori: