ECONOMIA - 07 marzo 2025, 06:50

Biella crede nel turismo, torna la tassa di soggiorno

Il ritorno nel 2026, il sindaco Olivero: “Siamo convinti della bontà dell'imposta. L'obiettivo? Promuovere il nostro territorio per favorire l'attrazione turistica e residenziale”.

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Biella crede nel turismo, torna la tassa di soggiorno

A Candelo se n'è parlato e discusso in consiglio comunale, alla fine è arrivato il via libero per l'introduzione della tassa di soggiorno. Una misura che andrà a promuovere lo sviluppo dei servizi turistici. Anche a Biella il tema è tornato d'attualità, come dichiarato dal sindaco Marzio Olivero che, ai nostri taccuini, ne ha annunciato il ritorno: “È nostra ferma intenzione ripristinarla. Non entrerà subito in vigore ma probabilmente dal 2026”.

L'imposta, istituita dalla giunta di Dino Gentile nel 2012, poi cancellata dall'amministrazione di Marco Cavicchioli nel 2014, era uno dei punti dell'allora sindaco Claudio Corradino, tanto che avrebbe dovuto fare il suo esordio nell'aprile 2020. L'iter era stato seguito dall'assessore Barbara Greggio e la reintroduzione dell'imposta era avvenuta nella seduta del consiglio comunale del 20 dicembre 2019, con l'obiettivo di realizzare un tesoretto utile per l'attività turistica ma l''arrivo del Covid ha mandato all'aria le intenzioni del Comune. Così, in piena emergenza pandemica, ne era stata sospesa l'applicazione rimandando ogni discorso.

Ora, sembra proprio che si intravede la luce su una misura che l'attuale amministrazione crede fortemente. “Siamo convinti della bontà della tassa di soggiorno – spiega il sindaco Olivero – Come anticipato in campagna elettorale, il nostro obiettivo è promuovere il territorio biellese per favorire l'attrazione turistica e residenziale”. Al momento, sono in corso valutazioni sull'ammontare della cifra, così come le esenzioni da applicare. Se ne discuterà verso fine anno ma la strada verso il ritorno della tassa di soggiorno sembra imboccata.

g. c.

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