Nel 2024, i Centri antiviolenza del Piemonte hanno accolto 4.074 donne vittime di violenza, con un trend che purtroppo non accenna a diminuire: nei primi mesi del 2025, infatti, si sono già registrate 471 nuove richieste di aiuto. Anche Biella, seppur con numeri inferiori rispetto alle province più grandi, conferma la criticità del fenomeno, con 91 donne seguite nel 2024.
La situazione a Biella e in Piemonte
Secondo il monitoraggio annuale della Regione Piemonte, Biella si colloca tra le province con un numero minore di accessi ai Centri antiviolenza, ma ciò non deve far abbassare la guardia. La violenza di genere, infatti, colpisce in maniera trasversale, indipendentemente dalla dimensione della comunità di riferimento.
«Questi dati dimostrano quanto il problema sia radicato e quanto sia necessario intervenire con maggiore incisività sulla prevenzione e sull'educazione sentimentale – ha dichiarato l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli –. Lavoriamo affinché più uomini si avvicinino ai Centri per Autori di Violenza (Cuav) prima che la violenza si consumi».
Chi sono gli uomini autori di violenza?
Parallelamente, un’indagine condotta da Ires Piemonte ha analizzato il profilo degli uomini che si rivolgono ai Cuav. Nel 2023, in tutta la regione, 452 uomini sono stati presi in carico, con un dato preoccupante: nel 72% dei casi, questi uomini sono padri e i loro figli hanno assistito direttamente agli episodi di violenza domestica.
La maggior parte degli autori di violenza ha un’occupazione stabile (69,3%) e un livello di istruzione medio-basso. Solo il 10% si è rivolto ai centri volontariamente, mentre il restante 90% è stato inviato da autorità giudiziarie, servizi sociali o avvocati. Le forme di abuso più diffuse sono la violenza fisica (56,9%) e psicologica (49,8%), seguite da stalking, violenza sessuale, molestie e violenza economica.
Biella e il lavoro dei Cuav
Anche Biella ospita un Centro per Uomini Autori di Violenza, che offre percorsi di recupero con incontri individuali e di gruppo. Tuttavia, la scarsa volontarietà nell’accesso ai programmi evidenzia quanto sia necessario un cambiamento culturale profondo.
A livello regionale, i Cuav hanno registrato una durata media dei percorsi di trattamento di circa 10 mesi, con l’obiettivo di promuovere un cambiamento consapevole nei comportamenti violenti. Nel 2024, il Piemonte ha investito 295.589 euro per finanziare progetti di prevenzione della violenza nelle scuole, coinvolgendo oltre 26 istituti comprensivi, 28 scuole superiori e numerosi enti del terzo settore. Per il 2025, sono stati stanziati ulteriori 170.000 euro per garantire assistenza legale alle donne vittime di violenza.
Sensibilizzazione e iniziative: Biella si mobilita
La sensibilizzazione resta uno strumento chiave nella lotta contro la violenza di genere. Anche a Biella sono in corso progetti educativi rivolti ai giovani, con l'obiettivo di promuovere la parità di genere e prevenire comportamenti violenti sin dalla giovane età.
In un segnale simbolico, anche la Collezione 2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dedicato una moneta speciale alla lotta contro la violenza sulle donne. Una moneta d'argento da 5 euro, con raffigurate le iconiche scarpe rosse simbolo del movimento internazionale contro il femminicidio, vuole ricordare l’importanza della battaglia per i diritti delle donne.