Benessere e Salute - 15 marzo 2025, 10:01

Endometriosi: Marzo è il mese della prevenzione

Per le donne con stadi clinici avanzati, esenzione ticket per alcune prestazioni specialistiche

Endometriosi: Marzo è il mese della prevenzione

Marzo è il mese dedicato alla consapevolezza sulla endometriosi, una patologia che spesso viene diagnosticata tardivamente. La diagnosi precoce, infatti, è essenziale per prevenire la progressione della malattia e migliorare le possibilità di trattamento.

L’informazione su questa malattia, quindi, è fondamentale per arrivare a una diagnosi tempestiva, evitando conseguenze permanenti come l'infertilità. Inoltre aiuta a superare lo stigma che circonda questa condizione e a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di investire in ricerca.

Che cos’è

L’endometriosi è la presenza di endometrio - mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina - all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione e accompagnarla fino alla menopausa.

Le donne che soffrono di endometriosi riferiscono:

dolore mestruale, dolore cronico e persistente, con aggravamento durante il periodo mestruale, astenia, lieve ipertermia, fenomeni depressivi.

L’endometriosi causa sub-fertilità o infertilità (30-40% dei casi); oltre ad avere un impatto sulla qualità della vita. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni.

Sin dalla più giovane età è molto importante sapere che i dolori mestruali e durante i rapporti non sono normali e che non devono essere taciuti. Le donne che hanno la madre o sorelle affette da endometriosi hanno un rischio sette volte maggiore di svilupparla.

I numeri in Italia

In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva: la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni.

Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d'età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna.

Le cause

Una delle ipotesi accreditate è il passaggio, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall'utero nelle tube e da queste in addome, con impianto sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone. Tale ipotetica causa di sviluppo della malattia non ne esclude altre, tanto che in rarissimi casi l’endometriosi è stata diagnosticata anche nel sesso maschile.

A chi rivolgersi

I medici di medicina generale e i ginecologi operanti sul territorio sono le figure strategiche per una pronta diagnosi e un trattamento in grado di migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità. Di grande utilità è l'ecografia, soprattutto per le forme ovariche (cisti ovariche definite endometriomi) e le forme di endometriosi profonda (DIE).

L’impegno della Regione Piemonte

L'endometriosi è inserita nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti per gli stadi clinici più avanzati (“moderato o III grado” e “grave o IV grado"): a queste pazienti è riconosciuto il diritto all'esenzione dal ticket per alcune prestazioni specialistiche di controllo. In Piemonte si stimano circa 300.000 esenzioni.

Dal 2017 la Regione Piemonte ha inoltre approvato diversi atti, fino alla costituzione, nel 2023, dell’Osservatorio regionale sull’endometriosi e istituzione del Centro di riferimento regionale sull'endometriosi.

Info e approfondimenti

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/strumenti-operativi/lendometriosi

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/endometriosi-marzo-mese-della-prevenzione

c.s. Regione Piemonte - cc

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