“È un'occasione unica per tutto il territorio, sono convinto che i biellesi risponderanno in maniera positiva e non si lasceranno perdere un momento storico come l'Adunata Nazionale a Biella”. Queste le parole di Federico Forgnone, capogruppo degli Alpini di Pralungo, la cui storia affonda le sue radici fin dalla primavera del 1931, anno di fondazione della piccola realtà biellese. A guidarla per la prima volta Eugenio Bracco, coadiuvato da Ignazio Mosca nel ruolo di segretario.
Fu una notizia piuttosto importante, tanto che ne diede notizia perfino il giornale L'Alpino e il primo gagliardetto venne benedetto ufficialmente a Oropa, insieme a quelli dei gruppi Biella Vernato e Biella Centro, alla presenza del comandante del 10° Reggimento Alpini. Fin da subito, ci fu una nutrita adesione di iscritti che si riunì nella sua prima sede ufficiale, collocata nei locali della Cooperativa. In quegli anni il gruppo era molto attivo nel territorio e ha collaborato con le penne nere di Tollegno nel dar vita a momenti conviviali con abituale partecipazione del presidente sezionale.
La prima manifestazione pubblica risale al 1972 con la posa della Penna Mozza nell’atrio del Comune a ricordo degli Alpini del paese andati avanti. Il 1974 segna una svolta: finalmente il sogno di avere una sede vera e propria si avvera e questo porta l’avvicinarsi di giovani Alpini e alla creazione, nel 1976, della commissione allo sport e alle attività varie che si sarebbero confrontate con il consiglio direttivo. Inoltre, gli anni '70 furono momenti particolarmente attivi sotto il profilo sportivo e solidale tanto che il gruppo si aggiudicò diversi premi e donò cospicue somme alla comunità. Non solo, si attivò dopo il terremoto del '76, in Friuli, a Moggio Udinese.
Nel 1981, durante i festeggiamenti per il 50° di fondazione del Gruppo, venne inaugurato il Cippo intitolato al Battaglione Alpini Aosta alla presenza di molte autorità. Alla sfilata parteciparono circa 800 penne nere e un nutrito gruppo proveniente da Viareggio, legati da tempo da un profondo gemellaggio. Gli anni '80 registrano anche un intervento di ristrutturazione alla croce del monte Tovo che richiese molto tempo e molte energie: i materiali vennero, infatti, preparati a valle e trasportati a spalle in un secondo momento.
Nel corso degli anni '90 continuarono le iniziative del gruppo: dalle immancabili cene, alle visite agli ospiti dell’Opera Pia, alla sistemazione dei sentieri che portavano a Oropa e alla beneficenza. Il 24 gennaio del 1999 ci fu il cambio della guardia: Pietro Canova, capogruppo per quasi 50 anni, passò la stecca a Carlo Mandelli e alla fine dell’assemblea fu consegnata una targa a ricordo del suo impegno profuso fino a quel momento. Vennero istituite delle borse di studio per gli studenti meritevoli delle scuole elementari e medie e si mantenne vivo l’impegno della castagnata con gli amici dell’ANFFAS così come gli interventi a favore della Casa di Riposo con la donazione di 22 tende a cappottina.
Arrivando ai giorni nostri, nel febbraio 2023, la festa per il 90° di fondazione coincide con il cambio della guardia, con l'avvicendamento tra Carlo Mandelli (capogruppo per 24 anni) e Federico Forgnone, oggi alla guida di Pralungo. Ad oggi, il gruppo conta 110 soci tra Alpini, Amici e Aggregati. Da segnalare nell'ultimo biennio l'importante opera di ristrutturazione della sede e il ritorno, dopo anni di assenza, della fagiolata, che ha riscosso una notevole partecipazione.
Poi, il sogno di qualunque penna nera diventa realtà: l’Adunata Nazionale del 2025 si terrà a Biella. “Fin da subito come gruppo ci siamo mossi in ottica Adunata e, in collaborazione con il Comune, sono stati messi a disposizione diversi spazi per ospitare gli Alpini – spiega Forgnone - Ad oggi, sono circa 450 le persone che soggiorneranno a Pralungo ma sono sicuro che ne arriveranno altri vista la disponibilità di altri spazi in paese. Il nostro motto è TUCC’UN e sono sicuro che Pralungo e tutta Biella lo farà suo in vista di questo grande appuntamento”.