Martedì 18 marzo, alle 21.30, sale sul palco di Palazzo Ferrero il quartetto del pianista siciliano Raffaele Genovese accompagnato da Stefano D’Anna al sax tenore, Marco Vaggi al contrabbasso e Enzo Zirillialla batteria.
Unendo composizioni originali e arrangiamenti sofisticati, il quartetto esplora le connessioni tra tradizione e modernità, creando un dialogo musicale intenso e coinvolgente. Con radici salde nella tradizione jazzistica e uno sguardo aperto verso l'innovazione, la formazione esprime la propria identità regalando all'ascoltatore performance che sono un viaggio emotivo e sonoro, ricco di interplay e improvvisazione. Il progetto si fonda sull'idea di attraversare i confini tra generi e influenze musicali: le composizioni originali, caratterizzate da melodie evocative e ritmi coinvolgenti, offrono un ponte tra le sfumature liriche del jazz contemporaneo e la libertà espressiva dell'improvvisazione.
Ciò che Raffaele Genovese ci descrive attraverso le sue note sono storie, colori, emozioni: un viaggio da nord a sud e da occidente a oriente. Una musica intima e minimale in cui a prevalere sulle armonizzazioni - sempre ricercate e garbate - sono melodie ipnotiche, incantevoli e sempre cantabili. Tante e varie le sue influenze: daJarrett a Mehldau, passando per Bill Evans e le indimenticate atmosfere novecentesche di Ravel e Debussy.Sebbene le sue composizioni siano state arrangiate nei più svariati modi, è in quartetto che la musica di Raffaele compie la sua più grande magia: quella di trascinare l’ascoltatore in dimensioni ora sognanti, ora ipnotiche e coinvolgenti. Per l'ultimo martedì di marzo è atteso il concerto della nuova formazione del chitarrista torinese Luigi Tessarollo.