“Un'altra grande vittoria, è stata diminuita la pena di un anno, ridotta ora a 18 mesi. Proseguirà la mia battaglia affinché la mia innocenza venga finalmente provata”. A parlare Nicola Santimone, il cui caso è al centro della cronaca locale da diversi anni.
Dopo l'accoglimento dell'istanza di revisione del giudizio nei confronti dell'investigatore biellese, presentata a suo tempo dal legale Andrea Conz, svolta questa mattina nel corso dell'udienza in Corte d'Appello di Brescia. Si tratta dell'ennesimo capitolo di una vicenda che prosegue da diverso tempo.
Santimone, infatti, era stato accusato di corruzione e accesso abusivo di sistema d'indagine, a cui era seguita una condanna di 2 anni e 6 mesi di reclusione in Corte d'Appello, poi confermata in Cassazione. La difesa, sostenuta dall'avvocato Conz, aveva richiesto di rivalutare le condotte contestate a Santimone, alla luce di nuove prove attraverso l'attività di investigazione.
“Con la riduzione della pena – spiega il legale – proseguirà l'iter dal momento che sono stati accolti alcuni elementi istruttori utili a proseguire nella fase del processo di revisione”.