Valli Mosso e Sessera - 27 marzo 2025, 18:40

È possibile un'orticoltura senza concimi organici? Se ne ragiona con la Pro Loco di Casapinta

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È possibile un'orticoltura senza concimi organici? Se ne ragiona con la Pro Loco di Casapinta

Una visita che segue la serata del 12/02/2025, organizzata dalla Pro Loco di Casapinta con Gigi Manenti e Cristina Sala, conduttori dell'azienda agricola Manenti, che da 30 anni produce e vende verdura e frutta bio senza l'uso di concimazione.

Gigi e Cristina hanno spiegato che se osserviamo un ambiente naturale, come un bosco o una foresta, la vegetazione spontanea appare più rigogliosa rispetto a quella dei campi coltivati. L'azienda agricola Manenti, situata sulle colline biellesi, riproduce nei suoi terreni i processi che avvengono spontaneamente negli ambienti naturali, attenendosi fedelmente a principi come la non concimazione e lo sviluppo della biodiversità microbiologica del suolo.

Ispirati dall'esperienza di Masanobu Fukuoka (La rivoluzione del filo di paglia, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1980) e di Giovanni Putzolu, Gigi Manenti e Cristina Sala confermano i risultati positivi di queste coltivazioni: buone rese dei raccolti, un notevole risparmio nei costi e una qualità dei prodotti eccellente. Da un punto di vista più tecnico, si osserva che le piante spontanee, a differenza di quelle coltivate, sono più resistenti alle fitopatologie e contengono più principi attivi di alta qualità. Qualunque erborista sa bene che le piante spontanee sono nettamente più ricche rispetto a quelle coltivate.

C'è un principio fondamentale alla base di queste differenze: i terreni naturali, a parità di condizioni geografiche, sono più fertili di quelli coltivati. Inoltre, la loro fertilità non diminuisce con la crescita della vegetazione, bensì aumenta grazie a molteplici processi fisici, chimici e microbiologici che si perpetuano spontaneamente nel tempo. Le tecniche di coltivazione tradizionali interferiscono con questi processi, riducendo l'efficacia della fertilità naturale dei suoli. Nella loro pratica lavorativa (e chiunque si sia occupato di un orto o di un giardino può confermarlo), hanno osservato che le erbe spontanee dei bordi e delle rive, anche se tagliate e asportate più volte all'anno, ricrescono sempre più rigogliose.

Cos'è il metodo Manenti? Il metodo persegue alcuni importanti obiettivi: garantire un'alta resa produttiva sul campo, costante nel tempo; Migliorare la qualità intrinseca del cibo prodotto; Salvaguardare i suoli agricoli. Si basa sul principio di non contrastare, e ove possibile favorire, i processi naturali di nutrimento e crescita dei vegetali.

Le tecniche utilizzate possono essere così riassunte: nessuna concimazione; nessun interramento di sostanza organica fresca o disseccata; rispetto della stratificazione del terreno nelle lavorazioni; arieggiamento profondo del terreno; minima esposizione possibile della superficie della terra agli agenti atmosferici, garantendo una copertura continua con vegetazione coltivata, spontanea o pacciamatura di residui vegetali; rispetto della complementarietà naturale delle piante; nessun diserbo, ma solo controllo delle erbe spontanee; mantenimento della quiete durante la vegetazione degli ortaggi.

Questi principi hanno senso solo nel loro insieme, ed è per questo che si parla di un "metodo" di agricoltura biologica. Molti adottano singoli aspetti di queste pratiche, ma è l'insieme a garantire risultati ottimali sia in termini di quantità che di qualità. L'introduzione di nuove tecniche di coltivazione, come l'abolizione delle concimazioni, richiede tempi lunghi per diversi motivi. Prima di tutto, è necessario individuare le problematiche, sperimentare e osservare i risultati per diverse stagioni. Inoltre, dal punto di vista economico, nei primi anni si possono temere scarsi raccolti e conseguenti danni finanziari. Infine, l'aspetto più complesso è l'adattamento mentale a un sistema agricolo che ribalta i principi tradizionali. L'agricoltura convenzionale ragiona in termini di "quanto tolgo alla terra, tanto devo restituire in concimi". Con questo metodo, invece, si impara ad accettare la complessità dei fenomeni naturali e a considerare le molteplici interazioni tra le radici e i microrganismi del suolo.

L'agricoltura tradizionale adotta una visione meccanicistica della crescita delle colture, mentre il metodo Manenti si allinea alle discipline della microbiologia e dell'ecologia, che riconoscono l'importanza dell'equilibrio naturale nei processi di fertilità del suolo. I funghi rappresentano una componente essenziale della comunità microbica del suolo. Procarioti (batteri e archei) e funghi sono i principali protagonisti della biodiversità microbiologica del terreno. La simbiosi micorrizica stabilisce un collegamento tra il suolo e le piante. I funghi micorrizici, in particolare, hanno un'importanza ecologica straordinaria poiché colonizzano la quasi totalità delle piante negli ecosistemi terrestri. Essi entrano in simbiosi con le radici delle piante, formando le cosiddette "micorrize".

Queste associazioni sono molto diffuse nel regno vegetale: sono presenti nelle radici del 95% delle piante da seme, nonché nei gametofiti di molte briofite e pteridofite. La loro funzione principale è migliorare la nutrizione minerale della pianta, favorendone la crescita in cambio di zuccheri ceduti al fungo. Grazie a questa simbiosi, la pianta diventa più resistente agli stress biotici e abiotici, aumenta la tolleranza alla siccità o alla presenza di inquinanti e riduce la sensibilità ai patogeni comuni. L'azienda agricola Manenti produce e vende da 30 anni verdura e frutta bio senza l'uso di concimazione. Per chi fosse interessato a conoscere direttamente queste tecniche, in aprile verrà organizzata una visita guidata in azienda, dove si potrà osservare in pratica come applicare questi principi alla propria coltivazione.

La visita è prevista per sabato 12 aprile alle 15. Per chi volesse, è previsto anche un ritrovo a Casapinta alle 14.30 per car sharing, nel parcheggio davanti al negozio di alimentari Margherita. Per informazioni e adesioni, contattare la Pro Loco di Casapinta al seguente numero 348 1292279.

c. s. Pro Loco Casapinta g. c.

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