Nel giorno in cui l’alpinista peruviano Cesar Rosales, del team Limit Project X Annapurna CAI Biella, dovrebbe arrivare in vetta (8091 metri), il capo spedizione Gian Luca Cavalli è trasportato in elicottero a Katmandu per sottoporsi a una serie di accertamenti clinici dopo l’incidente di cui è rimasto vittima ieri, venerdì 4 aprile. Una valanga ha preso il biellese quando ormai si trovava quasi al campo III. Rosales avanti e Donatella Barbera al seguito, non sono stati investiti dalle scariche.
Il giorno prima Cavalli e Rosales erano partiti dal Campo base con l’obiettivo della vetta. Superato campo I, il duo aveva raggiunto il secondo dove li aspettava Donatella Barbera.
Rosales, verificate le condizioni del compagno e rassicurato anche dalla presenza di Barbera accanto a Cavalli, ha deciso di proseguire verso l’obiettivo della spedizione.
Da Pokhara, dove è stato trasportato in attesa dell’ulteriore volo verso la capitale del Nepal, al telefono con il presidente del Cai Biella Andrea Formagnana, Cavalli minimizza: "Sto bene, ho solo una sospetta frattura a un pollice, alcune escoriazione e qualche ematoma". Con lo scalatore c’è Donatella Barbera, amica e medico della spedizione.
Dichiara Cavalli: "C’è dispiacere nel dover interrompere la spedizione, però il dolore alla mano mi ha impedito di procedere in sicurezza. Ora facciamo tutti il tifo per Cesar".
Solo la scorsa settimana un altro incidente sempre sull’Annappurna aveva coinvolto un giovane alpinista francese Vadim Druelle, caduto in un crepaccio per trentacinque metri. A prestargli le prime cure era stata proprio la dottoressa biellese. Dichiara Formagnana. "Gian Luca sta bene. Il morale è alto nonostante la comprensibile delusione per il sogno sfumato di raggiungere la vetta di una montagna che per noi biellesi ha un significato particolare. Ora tutti facciamo il tifo per Cesar".