Benessere e Salute - 18 aprile 2025, 08:00

Quando i libri fanno rivivere i ricordi: laboratorio speciale con Biblioteca Civica e AMA Biella

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Quando i libri fanno rivivere i ricordi: laboratorio speciale con Biblioteca Civica e AMA Biella

Un laboratorio nel quale i libri diventano il pretesto per allenare la memoria ma soprattutto un’occasione per passare tempo di qualità in compagnia. E’ un’attività iniziata a gennaio grazie all’invito degli Amici della Biblioteca e che ha coinvolto un gruppo di persone che frequentano il centro Mente Locale di AMA Biella.

«L’obiettivo che ci siamo prefissati» raccontano Maurizio Pavarin e Giulia Mosca della Biblioteca «è stato quello di utilizzare i libri, in particolare, quelli illustrati, le riviste o i quotidiani locali, quali veicoli per stimolare i ricordi, suscitare il dialogo e la partecipazione in un clima sereno, aperto alla relazione e al confronto, nel rispetto delle storie individuali e delle esigenze di ognuno».

I locali della biblioteca, molto ampi e luminosi, sono stati messi a disposizione un martedì mattina al mese, durante l’orario di chiusura al pubblico, per consentire una migliore accoglienza in un luogo protetto e sicuro. Gli incontri, di circa un’ora, sono avvenuti in spazi ogni volta diversi, durante i quali il materiale librario scelto è stato mostrato e illustrato. Sono state proposte alcune riviste di moda di fine Ottocento, alcuni testi di storia dell’arte che presentavano belle immagini di grande formato. Più volte il gruppo si è soffermato di fronte alle vetrine del salone principale d’ingresso, per vedere e parlare dei volumi e commentare le pagine dei giornali che si trovavano all’interno. «Nel corso dell’incontro avvenuto nel periodo di carnevale» aggiungono gli operatori della Biblioteca «abbiamo tratto spunto dalla leggenda del Babi e dalle tipiche maschere carnevalesche locali, attraverso i vari ricordi personali e rammentando il famoso Processo, con l’aiuto delle immagini di alcune riviste. Alcuni momenti senz’altro piacevoli sono stati gli intervalli conviviali, durante i quali abbiamo condiviso dolci o biscotti. Nel corso dell’ultimo incontro, è stato proposto un laboratorio di disegno, prendendo spunto dall’importante opera di botanica di metà Settecento, la Phytanthoza iconographia, di Johann Wilhelm Weinmann, costituita da splendide immagini, dipinte a mano, che ha attratto molto l’attenzione dei partecipanti. L’esperienza è stata senz’altro arricchente sotto il profilo umano e professionale e speriamo possa proseguire con nuovi incontri, dedicati alla conoscenza e scoperta del ricco patrimonio della nostra biblioteca».

«L’attività è stata costruita strada facendo» spiegano Luisa Gardin e Roberta De Martis, terapista occupazionale e psicologa di Mente Locale «grazie all’entusiasmo di Giulia e Maurizio coi quali è nata una fantastica collaborazione. In virtù del clima amichevole che si è creato, abbiamo notato come anche le persone più fragili riescano a mettersi in gioco, attivando attenzione e connessioni. E’ un esercizio molto importante per il mantenimento delle capacità residue e il fatto che avvenga con spontaneità, in un contesto sicuro, amichevole aggiunge ulteriore valore».

c. s. AMA Biella g. c.

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