Da un’analisi fatta nelle scuole di tutta Italia, emerge che Biella è una delle province con il tasso più alto di studenti “esonerati” dall’ora di IRC (Insegnamento della religione cattolica). Vediamo i dati e cosa ne pensa una diciassettenne del Liceo G&Q Sella.
Secondo un’attenta analisi dei dati da parte del Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), gli studenti che in Italia nell’anno scolastico 2023/2024 hanno scelto di non partecipare all’ora di religione sono circa 1 milione e 164 mila. L’Uaar ha poi stilato una classifica delle province nelle quali gli studenti hanno maggior mente fatto questa scelta, e così si può notare come Biella sia in quarta posizione, ad un solo passo dal podio, con il 40,62% degli alunni che non partecipano all’ora di IRC. Prima della nostra provincia ci sono Firenze (51,51%), Bologna (47,29%) e Aosta (43,58%). È però importante sottolineare che da questa lista sono state escluse 2.619 scuole.
Più precisamente, a Biella, la scuola con il maggior numero di studenti che non fanno IRC è l’ITI Q.Sella, con il 66,58% degli studenti che ha preso questa decisione. A seguire, il mio Liceo, ovvero il G&Q Sella, in particolare il ramo artistico, con il 57,02%.
Nella mia classe, le persone che non partecipano all’ora di religione sono 4 su 20, anche se durante il primo anno di liceo erano di più poiché alcune facevano attività alternativa. Nessuna di queste pratica una religione differente dal cattolicesimo, per quanto io ne sia informata, ma non partecipano per motivazioni personali, probabilmente legate al fatto che non sono praticanti o che sono atee.
Al liceo, la religione che si insegna non è come quella delle scuole primarie in quanto non si parla della vita di Cristo o della Bibbia. Solitamente si trattano temi attuali o che hanno a che fare con la vita, che sia spirituale o meno. In alcuni casi queste ore vengono sfruttate anche per intraprendere progetti di educazione civica, soprattutto quelli che collegano varie materie. Per esempio, attualmente nella mia classe si sta trattando il tema dei vizi capitali e lo stiamo affrontando nell’ora di IRC da un punto di vista personale e, in parte, spirituale.
Infine, credo però che i numeri rilevati siano parecchio alti, soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado, dove gli studenti possono decidere cosa poter fare. Nonostante ciò, se una persona non crede nel cattolicesimo è giusto che possa avere la possibilità di scegliere se partecipare all’ora di religione o meno, ma dovrebbe secondo me seguire le lezioni di attività alternativa alle quali ora non si è più obbligati, diversamente da prima, in modo da poter riflettere su temi attuali ugualmente, invece ora chi non partecipa all'ora di religione può uscire da scuola e tornare l'ora successiva.